La nuova versione di Safari 4 comprende tutte le novità già viste nella versione beta precedente, ma presenta anche funzionalità del tutto nuove. Dal punto di viste delle cose visibili all’utente, l’interfaccia presenta alcuni elementi cambiati: ad esempio, i tab (i pannelli) presenti nella parte superiore della finestra centrale del browser, sono stati riposizionati nella posizione tradizionale.
La barra che mostra la progressione nella fase di caricamanto (una barra di colore blu che riempiva, in Safari 3, la barra con gli indirizzi indicando la progressione del caricamento della pagina caricata) mostra sulla parte a destra della barra degli indirizzi l’indicatore di caricamento circolare usato sull’iPhone mostrando, inoltre, la scritta “Carico…”.
L’opzione “Personalizza barra strumenti” presente sul menu “Vista” permette ora di inserire qualche pulsante in più (esempio, una icona “download” con la quale portare in primo piano la finestra dei download).
Sul versante della sicurezza sono stati risolti moltissimi bachi, tecnicamente complessi come la risoluzione di un grave bug che ha a che fare con l’analisi CFNetwork. Il framework CoreGraphics è stato migliorato ed è stato risolto un potenziale problema di corruzione di memoria, è stato migliorato il sistema di validazione dei webfont TrueType. I problemi riguardanti ImageIO quali la mancata inizializzazione di un puntatore aprendo file PNG sono stati altresì risolti così come la gestione interna dei caratteri Unicode.
Un bug che affliggeva la versione Windows riguardante la conservazione d’informazioni nei cookies e al malfunzionamento della reinizializzazione dell’applicazione è stato risolto. L’installer dell’applicazione nella versione per Windows risolve un problema di privilegi usando un meccanismo diverso per la compressione/decompressione delle porzioni da installare.
La nuova versione del Web Kit risolve, infine, alcuni bug concernenti la gestione del byte order, le impostazioni colore, i fogli stile, la rappresentazione interna delle tabelle HTML e altri problemi ancora.
[A cura di Mauro Notarianni]