L’annuncio di iPhone in Canada ha provocato un vero e proprio sconvolgimento nel mondo della telefonia del paese nord americano. A tracciare i confini dell’impatto che il cellulare della Mela ha avuto sull’orizzonte delle vendite è stato Nadir Mohammed, amministratore delegato di Rogers Wireless, l’operatore mobile che vende iPhone in Canada.
Nel corso della presentazione dei risultati fiscali avvenuta martedì così come la racconta Electronista il Ceo ha, ad esempio, reso noto che nel giorno in cui in aprile la sua società ha fatto sapere di avere un accordo con Apple per iPhone, le vendite di tutti gli altri telefoni si sono congelate. La frenata “a ruote inchiodate” si è lentamente allentata, ma il numero di clienti che si sono rivolti a prodotti concorrenti con iPhone è stato molto ridotto al punto da avere costretto Nokia e la stessa Rogers a ridurre il costo dell’N95 a 200 dollari per cercare di stimolare le vendite.
Mohammed ha poi rivelato che la sua società non pensava di essere in grado di poter vendere iPhone entro l’anno. Questa affermazione lascia forse intendere che Apple stessa ha cambiato i piani di lancio o che, forse, questi piani erano tanto segreti da essere sconosciuti anche ai possibili partner… Un secondo aspetto di un certo interesse è nei costi di sussidio che sarebbero i più alti mai applicati da Rogers “nonostante questo il modello proposto è estremamente interessante – ha detto il Ceo di Rogers – e tale da consentire di recuperare grazie ai contratti stipulati i costi iniziali di sovvenzione”.
Rogers avrebbe un accordo con Apple per l’acquisto di iPhone per un valore di 150 milioni di dollari canadesi, circa 93 milioni di euro, ma la società canadese sarebbe pronta a spenderne altri per acquistarne altri.