Per la prima volta nella storia la musica in Rete genera più ricavi delle radio tradizionali: la svolta emerge dai dati pubblicati dalla PRS Society in Regno Unito, la società che gestisce diritti e compensi per autori, compositori e publisher. Nel 2012 i diritti per la musica venduta e in streaming dal Web ha generato ricavi per 51 milioni di sterline, circa 60 milioni di euro, contro i 47 milioni di sterline, circa 55 milioni di euro di quelli generati con la trasmissione sulle radio tradizionali.
Le vendite online includono anche i servizi in streaming in abbonamento e la vendita delle suonerie digitali, anche se quest’ultimo business è in forte calo: 5 anni fa i ricavi generati erano di 5,7 milioni di sterline, ora scesi a solamente 900mila sterline.
Oltre a iTunes e agli altri negozi online per la vendita dei brani digitali, al crescente successo della musica digitale hanno contribuito i nuovi accordi siglati con Google Play e anche con Microsoft Xbox: l’incremento dei ricavi della musica digitale nel 2012 è stato del 32,2% rispetto al 2011. In questa crescita rientrano anche i servizi in streaming in abbonamento come Spotify: dal 2008 a oggi i ricavi della musica digitale sono raddoppiati.