La comunità dei blogger di tecnologia USA e i relativi lettori sono rimasti scandalizzati quando è saltata fuori la notizia che il super portatile fornito da Microsoft in collaborazione con AMD (prezzo al pubblico tra i 2.200-2.400 dollari), poteva essere trattenuto al termine della recensione di Vista.
Alcuni hanno accusato Microsoft di tentata corruzione e restituito il notebook, altri ancora lo hanno donato infine qualcuno se lo è tenuto sostenendo che lo strumento torna utile per il proprio lavoro e cioè quello di provare, recensire e giudicare prodotti fornendo indicazioni utili ai lettori.
Fino a oggi quando si doveva recensite un nuovo software o sistema operativo, la società sviluppatrice forniva ai giornalisti copie del solo software, non tutto il computer.
Come tutti i prodotti demo per recensione di valore contenuto, la copia spesso rimane nelle redazioni o al giornalista che ne ha scritto. Anche perché le spese di spedizione e restituzione superano abbondantemente il costo del prodotto.
à regola tacita e consolidata che computer, palmari periferiche e accessori costosi tornano al mittente a recensione avvenuta o al termine del periodo di prova.
Per tutte queste ragioni è comprensibile la reazione negativa dei blogger USA e dei loro lettori, che hanno accusato Microsoft di tentata corruzione.
L’episodio è curioso per diverse ragioni. Innanzitutto per la volontà di Microsoft di assicurarsi recensioni positive di Windows Vista proprio presso la comunità dei blogger e non con la stampa tecnologica tradizionale.
Forse che da quest’ultima Microsoft è più sicura di ricevere un trattamento positivo per il nuovo Vista? O più semplicemente si tratta di un goffo tentativo di accattivarsi una fetta di recensori e opinionisti che notoriamente sul Web non risparmiano giudizi negativi o molto critici al nuovo sistema operativo MS?
Certo è un indice dei tempi che cambiano: se anche il colosso di Redmond investe tempo e denaro per facilitare l’accoglienza di Vista dei blogger, significa che davvero qualcosa è mutato nei rapporti di forza tra carta stampata e informazione su Internet.
Speriamo soltanto che anche la cara vecchia MS non pensi che i singoli blogger siano più influenzabili di una testata giornalistica, con la sua struttura più schematica e rigida con redazioni e regole di comportamento utilizzate da anni.
Questo si che sarebbe preoccupante!
[A cura di L. M. Grandi]