Problemi in casa RIM: i profitti per il trimestre in corso saranno più bassi di quelli previsti durante le passate settimane e anche il fatturato sarà al di sotto di quanto stimato. A dirlo è la stessa società di Waterloo con una nota diffusa nelle scorse ore. Secondo le stime al termine dei 90 giorni in corso le vedite saranno tra i 4,2 e i 4,8 miliardi di dollari, largamente al di sotto della media ipotizzata dagli analisti che era di 5,47 miliardi di dollari; il guadagno sarà tra 0,75 e 1,05 dollari e non 1,40 dollari.
I dati sono conditi da cifre non troppo rassicuranti sulle vendite di Blackberry anche queste al di sotto delle previsioni; RIM ha immesso sul mercato 13,2 milioni di telefoni nel corso dell’ultimo trimestre, meno dei 13,6 milioni ipotizzati dagli analisti e nel corso dei presenti 90 giorni le vendite saranno tra 11 e 12,5 milioni contro i 13,7 milioni delle cifre stilate dagli osservatori. RIM ha però notizie moderatamente buone per i Playbook che alla fine del trimestre saranno 500mila, più dei 350mila delle previsioni ma un numero irrisorio rispetto a quello di prodotti concorrenti.
RIM per fare fronte alle sfide che indubitabilmente gli si presentano ha deciso di tagliare il personale per una numero di lavoratori non specificato e di modificare la sua struttura manageriale. Alcuni analisti, come Brian Modoff di Deutsche Bank Securities, invita l’azienda canadese anche a cambiare i vertici stessi dell’azienda eliminando il doppio CEO (oggi Balsillie e Lazaridis condividono l’incarico) e a nominare un presidente. Ma Balsillie ha immediatamente tagliato ogni speculazione in merito affermando che «il completamento della transizione per portare l’azienda al prossimo livello è qualche cosa che nessuno di noi può fare da solo»
Le cattive notizie hanno inciso pesantemente sul titolo RIMM; al momento in cui scriviamo le azioni scambiate al Nasdaq stanno perdendo circa il 22% e sono tornate al valore che avevano nel 2006, prima della rivoluzione Blackberry e, soprattutto (e non caso) prima dell’annuncio di iPhone.