Chrome è l’unico browser web che ha resistito nel corso della gara per hacker Pwn2Own (va detto, però, che per dovere di cronaca nessuno si era preparato o ha provato a cimentarsi nell’impresa). Tuttavia, poiché la vulnerabilità del “motore” di rendering WebKit utilizzata per mettere K.O. Safari e il BlackBerry OS è presente anche nel codice di Chrome, Google ha rilasciato una patch per risolvere il problema. Come sempre va dato merito a Google di essere molto veloce nel risolvere le vulnerabilità del browser (Apple non ha ancora rilasciato un update specifico per Safari, ma questo potrebbe a nostro avviso essere incluso con l’imminente aggiornamento a Mac OS X 10.6.7). Il colosso di Mountain View aveva addirittura preteso l’inclusione di Chrome tra i browser sui cui testare nuove vulnerabilità e ha offerto 1337$ al team che ha scoperto la falla nel webkit.
[A cura di Mauro Notarianni]