Ars Technica ha pubblicato un articolo con la descrizione delle nuove funzionalità della versione beta di RapidWeaver 4, un’applicazione di web design semplice e molto matura, apprezzata ed usata da una vasta schiera di utilizzatori nel nostro Paese (è localizzata anche in italiano) e che, pur con vari limiti (superabili con plug-in di terze parti), risulta alla prova dei fatti molto potente e di facile utilizzo.
Nella nuova versione è stata rivista l’interfaccia ed ora tutto è in stile Mac OS X 10.5 “Leopard” (il programma stesso funzionerà solo con la nuova versione del sistema operativo di Apple), sono stati eliminati i bordi che circondavano i vari tipi di pagine creabili (blog, media, album, file HTML, modulo contatti, ecc.) ed ora è presente una barra degli strumenti personalizzabile sulla falsariga di altre applicazioni per Mac OS X.
Per chi gestisce più siti contemporaneamente, sarà felice di sapere che ora questi sono organizzati e visualizzati in modo più semplice. L’ anteprima dei siti memorizzati è ora simile ad un cassetto ridimensionabile visualizzabile su più righe. E’ possibile cercare i “temi” (i template di Rapidweaver) tramite parole-chiave (è anche possibile cercare frasi quali: “orizzontale” o dettagli relativi ai colori o a determinati stili). Non è presente (almeno al momento) un sistema per l’inserimento e la ricerca di tag.
A proposito di temi, la nuova versione di RapidWeaver arriva con quattro nuovi template, incluso quello usato da RealMac Software per il proprio sito nel corso degli anni passati. I temi possono essere modificati come sempre ricorrendo a tool di terze parti come RWmultitool, o a mano editando le risorse contenute nel file-tema.
Finalmente è stata aggiunta una barra che consente di effettuare l’editing di testo formattato (“testo con stili”) in modo più semplice nelle pagine che lo supportano; è possibile creare liste, allineare paragrafi e immagini, così come eliminare le informazioni sulla formattazione del testo dagli elementi “incollati” da altre applicazioni in modo più semplice rispetto alle versioni precedenti.
Passando a cose più sostanziose, il team di sviluppo ha affrontato vari aspetti del workflow tipico dello sviluppatore Rapidweaver. La pubblicazione di un sito è questione di un solo click ed i progetti sono compatibili con Quick Look rendendo più naturale l’integrazione con il Finder di Mac OS X Leopard.
Tra le altre novità da segnalare, la possibilità di aggiungere più pagine (anche con stili diversi) contemporaneamente ed il supporto a Google Analytics (servizio gratuito per la fornitura d’informazioni dettagliate sulla provenienza dei visitatori e sul modo in cui essi agiscono con il proprio sito).
I plug-in sviluppati per la versione precedente di RapidWeaver dovrebbero funzionare senza problemi anche sulla nuova versione. Chi desidera provare il programma in anteprima può tentare di registrarsi sulla pagina con l’invito per i beta tester.
La nuova versione sarà gratuita per chi è già in possesso della versione 3.6.x.
[A cura di Mauro Notarianni]