Se il futuro dei contenuti è quello di riorganizzarsi e prendere forma, allora gli LP di Apple sono contemporaneamente uno strumento moderno e un simulacro del passato (richiamandosi al formato dei Long Playing). E offrono possibilità sinora inedite.
Possibilità che sono per alcuni e non per (molti) altri, secondo una ricerca condotta da Gizmodo, che è andato a parlare con alcune aziende produttrici indipendenti di musica – quelle che vengono chiamate “indie” – scoprendo così che Apple chiede ben 10mila dollari per assemblare e pubblicare i materiali che fanno parte di un LP digitale in vendita tramite iTunes store.
Secondo Brian McKinney di Chocolate Lab Records, infatti, Apple ha risposto alle richieste di partire con una serie di LP che in questo momento ce ne sono solo 12, che non contengono materiali audio loseless, che non sono offerti alle “Indie” e che comunque iTunes richiede 10mila dollari per produrli.
Qual è il risultato? Che l’opzione LP di Apple costa troppo e taglia fuori queste piccole etichette discografiche, che peraltro vengono anche discriminate da altri punti di vista. Infatti, quel che Apple fa sino a questo momento, probabilmente su richiesta e in ossequio alle grandi case discografiche, è di tenere fuori dalla maggior parte delle opportunità della distribuzione via iTunes i piccoli del mercato.