Waterloo, abbiamo un problema. La chiamata parte dai laboratori dove sta nascendo il PlayBook, il tablet con cui RIM vuole sfidare l’iPad e ad accendere la spia rossa sull’ideale cruscotto della società Canadese sarebbe l’autonomia del dispositivo, largamente al di sotto di quella del concorrente e attualmente il principale fattore di preoccupazione in vista del lancio che dovrebbe avvenire intorno alla primavera.
Le voci su una progettazione difficoltosa per il PlayBook erano emerse alcuni giorni fa, ma la smentita di RIM non sembra avere convinto Shaw Wu, analista di Kaufman Bros., all’origine della precedente serie di indiscrezioni. Anzi, Wu ora si spinge nel dettaglio, affermando che sarebbe «molto sorpreso» se il nuovo dispositivo fosse in grado di pareggiare l’autonomia del concorrente senza ricorrere ad una batteria maggiorata. Alla base dei problemi ci sarebbero vari fattori convergenti alcuni dei quali strutturali, come il sistema operativo QNX che non è stato studiato per prodotti a basso consumo, ma per sistemi connessi alla rete elettrica o alimentati da batterie molto potenti come lo sono quelle delle automobili. Un altro problema deriva dal fatto che al contrario di Apple che produce o personalizza buona parte delle componenti (dai microprocessori e alla formula chimica delle batterie) e in più crea intorno ad essi il suo sistema operativo, RIM dipende da fornitori esterni. Infine la società di Waterloo ha anche fatto la scelta di abbracciare Flash che finirà per minare ulteriormente l’autonomia, almeno fino a quando Adobe non riuscirà a ridurne sensibilmente il consumo. Per tutte queste ragioni un utente del PlayBook potrebbe non avere più di sei ore di lavoro, poco più della metà di iPad.
Ricordiamo che nei giorni scorsi RIM aveva replicato in maniera abbastanza piccata a Wu, sostenendo che chiunque abbia avuto modo di vedere un PlayBook, può solo raccontare l’esperienza su di un prodotto prebeta, privo di un sistema di gestione dell’alimentazione. «Rim – era stata la dichiarazione ufficiale – è in linea con le sue previsioni per l’ottimizzazione della batteria del PlayBook e si attende di fornire ai clienti un prodotto di livello professionale che offre prefazioni di livello superiore con durata della batteria di alto livello». Resta da vedere se questa risposta sarà considerata valida o se dal Canada partirà una nuova smentita.