I professionisti che lavorano ancora utilizzando un sistema G4 o G5 sono rimasti in attesa per quanto riguarda l’aggiornamento del parco macchine, in molti hanno deciso di aspettare prima di passare ai nuovi Mac basati su processori Intel. Secondo l’analista Gene Munster di Piper Jaffray il mancato upgrade di una fetta consistente di utenti professionali è dovuto soprattutto all’assenza di una versione di Photoshop nativa per i sistemi Mac-Intel.
Ora la fase di betatesting è a buon punto e Gene Munster ritiene che il feedback sulla nuova release di Photoshot CS3 è decisamente positivo. Su un totale di 83 beta tester, ben il 71 per cento si è dichiarato molto soddisfatto, il 17 per cento soddisfatto mentre solo il restante 12 per cento si è dichiarato neutrale.
Così vista la bontà dei risultati dei primi sondaggi, Gene Munster è convinto che un numero consistente di professionisti sceglierà di rinnovare il proprio Mac obsoleto proprio in occasione del rilascio di Photoshop CS3 e di tutti gli altri strumenti della Creative Suite 3 sotto forma di Universal Binary. Questo significa che il nuovo pacchetto di Adobe potrà giare nativamente sia sui sistemi PowerPC sia sui nuovi Mac-Intel. Il lancio della Creative Suite 3 è previsto per il mese di aprile.
L’analista Gene Munster precisa ulteriormente i risultati delle proprie ricerche affermando che gli utenti Mac che utilizzano la Creative Suite di Adobe rappresentano circa il 15 per cento dell’intero popolo Mac.
Per tutte queste ragioni il consistente boom di vendite (soprattuttto sistemi Pro portatili e desktop) atteso dalla presentazione di Creative Suite 3 in poi, porterà a un incremento del 9 per cento nel ricavo per ogni singola azione, pari a 1,45 dollari. Tutto questo senza includere influssi positivi addizionali nelle vendite di Mac, provocati da esterni all’attuale base di utenti Adobe. Il boom di vendite Mac inoltre potrebbe accrescere dell’uno per cento la percentuale di mercato complessiva di Apple anno su anno, portando la percentuale dal 2,4 per cento registrato nel 2006, fino al 3,5 per cento previsto per il 2007.
[A cura di L. M. Grandi]