La Creative Suite 3 è stata presentata ufficialmente il 27 marzo 2007 in contemporanea per Mac e PC: tutti gli utenti di entrambe le piattaforme hanno potuto utilizzare da subito le nuove funzioni e le migliori prestazioni offerte dalla più famosa Suite di programmi per la produttività grafica e creativa. Questo non sarà possibile per la prossima CS4, stando alle dichiarazioni di John Nack, senior product manager di Adobe Photoshop: non almeno per quanto riguarda il supporto e il funzionamento in modalità 64 bit del programma di editing di immagini più importante in circolazione. La nuova versione di Photoshop in via di sviluppo sarà disponibile, infatti, da subito in versione 64 bit ma solo per i sistemi Windows. Gli utenti Mac non saranno esclusi dal passaggio tecnologico da 32 ai 64 bit, solo dovranno attendere un poco di più.
Secondo John Nack il ritardo di Photoshop 64 bit per Mac non dipendono tanto da Adobe, quanto da scelte strategiche intraprese da Apple circa un anno fa. Photoshop conserva ancora una buona quantità di codice Carbon che risale ai tempi di Mac OS 9 ed è indicato per realizzare programmi in grado di funzionare sui sistemi operativi Apple più o meno recenti apportando poche modifiche. Nei progetti di Apple sia Carbon sia Cocoa erano destinati a traghettare la piattaforma e lo sviluppo software nella transizione dai 32 ai 64 bit. Questo però fino alla Worldwide Developer Conference del giugno del 2007. In quella sede Apple comunicò agli sviluppatori il cambio di strategia: niente più Carbon 64 ma solo Cocoa come strumento unico e fondamentale per approdare ai 64 bit sul Mac. Questa scelta comprensibile da parte di Apple per ottimizzare le proprie risorse, ha imposto ad Adobe la revisione completa del codice di Photoshop.
John Nack conferma che Adobe ha immediatamente assegnato nuovi programmatori per il passaggio a Cocoa: “in modo tale da rendere il più veloce possibile la transizione, ma come dice il proverbio: nove donne non possono fare un bambino in un mese”. La frase anche se lontana dal gergo tecnico informatico rende assolutamente l’idea e i dettagli del lavoro che Adobe deve sobbarcarsi giustificano la foga del senior product manager di Photoshop.
“Sono circa un milione le righe di codice che utilizzano o interagiscono con Carbon e tutte, una ad una, vanno per lo meno riviste. Allo stato attuale non sappiamo ancora quanto codice deve essere riscritto da zero oppure semplicemente rivisto”.
John Nack, in ogni caso, precisa che il ritardo di Photoshop 64 bit per Mac non significa che gli utenti Apple saranno tutti e indistintamente penalizzati, anzi. Solo gli utenti professionali che lavorano con immagini enormi riscontreranno differenze in termini di prestazioni lavorando con Photoshop 64 per PC e con la versione inizialmente disponibile per Mac. Il dirigente di Adobe sostiene che solo i sistemi che integrano più di 4 GB di RAM potranno beneficiare delle prestazioni superiori offerte dalla programmazione a 64 bit. Per la maggior parte delle esigenze, non solo private ma anche professionali, pensiamo allo sviluppo per il Web si tratta di limiti poco sentiti nella vita e nel lavoro quotidiani. John Nack spiega che per sfruttare i vantaggi dei 64 bit: “occorrono più di 4 GB di RAM dedicati a Photoshop”.
Per queste ragioni e per gli altri miglioramenti che Adobe integrerà nella CS4 e anche in Photoshop, i dirigenti della società sono convinti che anche gli utenti Mac beneficeranno di prestazioni superiori anche se inizialmente non disporranno di un funzionamento a 64 bit. Tra le migliorie che più promettono di apportare velocità di elaborazione ricordiamo la più importante: la possibilità di sfruttare i processori GPU delle schede grafiche sia per velocizzare i calcoli, sia per gestire più velocemente la visualizzazione su schermo.