Secondo una ricerca Intel condotta da Redshift Research, un italiano su due dichiara di aver “taroccato” almeno una volta il suo profilo online, magari anche solo con piccole accortezze, inconsapevoli o in buona fede. Il 53% degli intervistati, in particolare tra i maschi, confessa che vorrebbe assomigliare di piuÌ all’immagine di seÌ che racconta quotidianamente online. Non va meglio nel resto d’Europa – con la sola eccezione dell’Olanda che mostra una percentuale dimezzata al 27% – mentre in Medio Oriente e in particolare in Egitto il valore sale addirittura al 76%. Tra le motivazioni alla base di questi frequenti lifting virtuali, piuÌ o meno incisivi, vincono il desiderio di catturare l’attenzione di amici e conoscenti nel 55% dei casi o, nel 40%, il tentativo di nascondere le proprie insicurezze, soprattutto per il gentil sesso. Per un maschio su due l’obiettivo principe rimane invece quello di poter giocare qualche amo in più nel pescare nuovi amori o relazioni (vale lo stesso solo per una donna su tre). Hanno infine un peso importante anche il solo narcisismo e l’intento di piacere di piuÌ a potenziali datori di lavoro.
Due intervistati su cinque in Italia e in Europa dedicano al loro profilo online piuÌ di mezzora al giorno, ma anche il resto degli utenti non disdegnano almeno un sortita quotidiana, seppur breve e sotto la mezzora. Tra i dispositivi hi-tech piuÌ utilizzati per gestire le identitaÌ virtuali spicca lo smartphone, anche se il computer rimane il mezzo preferito, percheÌ piuÌ comodo ed efficace, soprattutto per aggiungere o creare contenuti multimediali, per gestire piuÌ profili contemporaneamente e per aggiungere o rimuovere i cosiddetti “tag” dalle foto. Le caratteristiche piuÌ desiderate per propendere nella scelta del portatile sono la durata della batteria per il 53% degli intervistati, la rapiditaÌ di avvio per il 32% e l’estrema portabilitaÌ e leggerezza per il 30%.
[A cura di Mauro Notarianni]