Se non sapete cosa sono, non importa. à comunque facilissimo capirne la funzione: i DNS (Domain Name System) traducono l’indirizzo internet dei siti digitato dall’utente nell’indirizzo numerico utilizzato dai computer. Così, se digitate www.vattelapesca.it il computer andrà a cercare l’indirizzo 207.142.131.203 (si fa per dire, ovviamente). Perciò, qualsiasi pagina voi chiamiate sull’internet, starete utilizzando un server DNS per trovarla.
Il fatto è che quasi nessuno configura i propri DNS per utilizzarne uno specifico. Perciò il nostro amato Mac o il router aziendale utilizzeranno quello di default definito dal provider ISP. à intuitivo che in questo modo i provider finiscono per controllare e gestire la nostra navigazione sulla rete. E ancora più facile da capire è il fatto che in tal modo i servizi DNS dei grandi provider saranno oberati dalle grandi masse di dati richiesti dagli utenti.
Eppure, configurare il proprio accesso ai server DNS è facilissimo e non costa nulla. OpenDNS è l’ennesimo progetto Open che si inserisce opportunamente nel mercato fornendo agli utenti un servizio dedicato che intende garantire protezione, velocità , intelligenza. Il tutto a costo zero.
Il team di sviluppo afferma che i servizi dei loro server DNS sono più sicuri perché – in base a una blacklist pubblica – individuano e bloccano i siti di phishing. Sono più veloci, perché i server utilizzati dispongono di un sistema di cache mastodontico. Sono infine più intelligenti, perché correggono al volo gli errori di digitazione dell’utente (ad esempio traducendo .rgo in .org).
Chiunque può beneficiarne, ovviamente, anche l’utente Mac, per il quale è disponibile una chiarissima pagina di configurazione sia per Mac Os X, sia per Mac Os 9.
[A cura di Fabio Bertoglio]