Mancano poche ore alla conferenza stampa che Intel terrà oggi a San Francisco, mentre analisti e osservatori stilano un elenco delle novità tecnologiche che il colosso di Santa Clara potrebbe annunciare. Tra le ipotesi più gettonate la rivoluzionaria tecnologia dei transistor tri-gate oppure un nuovo processore X86 finalmente pronto per gli smartphone e i dispositivi digitali più compatti, infine il processo di costruzione a 22 nanometri. Nell’invito diramato da Intel per i media USA non viene svelato alcun dettaglio sulle novità che verranno introdotte, mentre l’oggetto della presentazione viene definito come “il più importante annuncio tecnologico dell’anno”, lasciando così presupporrte l’introduzione di novità di rilievo in grado di influenzare tutto il mercato. Da qui la rosa delle tecnologie possibili stilata da analisti e osservatori.
Intel ha offerto alcune anticipazioni sui transistor tri-gate fin dal 2006, quando vennero definiti come i mattoni fondamentali per i processori del futuro. La loro introduzione era attesa entro il 2010 ma la presentazione non si è ancora materializzata: se la speculazione si dimostrerà fondata e Intel presenterà i transistor tri-gate, il colosso di Santa Clara potrà iniziare a costruire processori di nuova generazione molto più efficienti, con consumi più ridotti e prestazioni superiori rispetto alla tecnologie attuali.
Ma l’elenco delle tecnologie che Intel potrebbe introdurre prende in considerazione anche ipotesi meno rivoluzionarie ma non per questo meno significative per Intel e per il mercato nel suo complesso. Da anni e soprattutto negli ultimi mesi i dirigenti Intel hanno più volte fatto riferimento all’introduzione di un nuovo processore, presumibilmente della famiglia Atom, con caratteristiche e consumi ideali per l’integrazione negli smartphone e nei dispositivi digitali più compatti. Infine Intel potrebbe invece presentare la tecnologia di costruzione a 22 nanometri: pur rappresentando una evoluzione delle precedenti tecniche, questo passaggio rappresenterebbe una sorta di rivoluzione sia per le soluzioni che si sono dovute sviluppare per raggiungere questo livello di miniaturizzazione che per i notevoli vantaggi possibili per i processori di nuova generazione realizzati con processo a 22 nanometri. Ricordiamo che l’ipotesi della presentazione della tecnologia a 22 nanometri era già in circolazione da ieri.