Apple vuole far sentire gli utenti di Mac Os X a casa su qualunque computer. Lo si potrebbe interpretare così, come un tentativo di rendere famigliare l’utilizzo di qualunque Mac, portandosi dietro la propria casella utente (che contiene preferenze e applicazioni), una nuova idea brevettata questa settimana da Cupertino.
L’idea di base, come accennato, è semplice: rendere trasferibile da un Pc all’altro, usando un qualunque media removibile (ma Apple pensa ovviamente ad un iPod o ad un iPhone), la cartella con la propria utenza. In questo modo sarebbe possibile accendere un Mac, fare il log con il proprio nome utente e password, per trovarsi immersi nel proprio ambiente, scrivania compresa. La funzione sarebbe molto comoda perché in determinate situazioni consentirebbe di lasciare a casa il proprio portatile (o addirittura evitare di comprarsene uno) optando al suo posto per un dispositivo tascabile su cui sarebbe memorizzata la casella “Home”. Tra i vantaggi di una simile configurazione anche al possibilità di sincronizzare diverse “Home” una con l’altra. Sarebbe possibile, quindi, passare da un Mac ad un altro, mantenendo sempre integri i dati personali, i bookmarks, le preferenze e tutti i settaggi delle applicazioni; se uno di questi settaggi fosse variato, infatti, una volta collegato il media rimovibile ad un altro Mac, magari quello di casa, quest’ultimo sarebbe sincronizzato automaticamente
L’idea di creare una casella “Home” trasportabile da un computer all’altro non è nuova. Apple aveva già pensato a qualche cosa del genere per il lancio di Panther (Mac Os 10.3) nel 2003. La funzione “Home on iPod” doveva fare proprio questo: permettere di trasportare la propria utenza da un Mac ad un altro, usando ciascuna macchina, anche una che eventualmente sarebbe potuta essere quella di un Internet point (purchè avesse ovviamente Mac come computer) come se fosse stata quella di casa. La funzione, descritta sul sito di Apple nella sezione “Mobilità “, venne però cancellata senza nessun avviso nè spiegazione e da allora mai più “resuscitata”