Microsoft si appresta a cambiare i processori della Xbox 360. Secondo alcune fonti, infatti, la società di Redmond a partire dal prossimo autunno, pur restando ancorata ai chip prodotti da Ibm, passerà ad un nuovo modello identico in fatto di prestazioni e specifiche tecniche, ma realizzato con tecnoogie a 65 nanometri.
Il chip, nome in codice Falcon, grazie alla circuiteria più miniaturizzata, ridurrà il riscaldamento della macchina (uno dei problemi di maggior portata della Xbox 360), consentirà di modificare la scheda madre e di costruire un hardware complesivamente meno costoso da produrre. Los tesso processore inciderà in maniera sostanziale sul prezzo (per il produttore) della Xbox, visto che il suo listino dovrebbe essere di circa il 50% più basso di quello delle versioni attuali.
Non è da escludere neppure che il nuovo processore sarà l’occasione buona per Microsoft per liberarsi di alcuni difetti costruttivi della Xbox di cui si sono lamentati anche recentemente i suoi clienti. Il noto Red ring of Death di cui abbiamo parlato ieri, ad esempio, sembra che sia strettamente legato ad un fenomeno di riscaldamento eccessivo che agendo su una saldatura non realizzata a regola d’arte provoca la rottura della console.
Tornando al processore per gli utenti Mac è interessante notare che la componente della Xbox è una parente stretta del G5 di ormai trascorsa memoria, tanto stretto che, come Macity ebbe occasione di dire al momento che precedette il lancio della console, Microsoft offriva come macchine per lo sviluppo dei giochi dei PowerMac.