Yahoo e Steve Jobs
Nonostante la sempre attiva presenza sul mercato, Yahoo! non sta attraversando uno dei suoi momenti migliori. La recente risalita in cattedra del fondatore Jerry Yang ha moralmente rialzato l’umore di una società che, con il passare del tempo, si è sempre più vista mettere in ombra da Google, nonostante i servizi di Yahoo siano ancora sulla ‘cresta della Rete’.
Forse la vera differenza fra Sunnyvale e Mountain View è l’attitudine, l’immagine.
Yahoo! riporta alla mente i periodo d’oro della new-economy, ma anche la cataclismica bolla che ne è scaturita. Ancora legato a servizi parzialmente poco innovativi (o poco trendy), il marchio della Y esclamativa non è mai riuscito ad andare oltre alla sua identificazione classica come ‘portale’ multifunzionale, se si eccettua forse Flickr, frutto comunque di un’acquisizione.
Diversamente Google appare giovane, fresco, snello, in evoluzione continua. E’ la grande G a dettare i trend e gli altri dietro, ad inseguire Mountain View per stare al passo con la sua falcata, spesso apparentemente all’avanguardia su tutto e tutti.
Per rialzare il morale delle truppe, Jarry Yang ha organizzato un ‘meeting-motivazionale’ con tutti i dirigenti di Sunnyvale, con una gradita sorpresa: un messaggio da parte di Steve Jobs, definito dallo stesso Yang come un suo ‘eroe’ personale.
Nel messaggio Jobs ha spronato Yahoo! verso la concretezza: una delle società con le più estese basi Internet potrebbe fare quello che (e arrivare dove) vuole. Come Apple, Yahoo! può vantare grandi e valorose risorse; tutto sta nel concretizzarle. Questo in sintesi il messaggio dell’iCeo di Apple.
Yahoo e la ricerca online
Yang e soci pare non siano rimasti con le mani in mano e hanno annunciato due importanti novità .
La prima riguarda alcune migliorie sul motore di ricerca. E’ ora disponibile Yahoo! Search Assist, una finestra che suggerirà ricerche correlate alle parole che un utente digita nel ‘blank box’ di Yahoo! Search. Inoltre, i risultati offriranno anche una maggior differenziazione mediatica, includendo non solo pagine web, ma immagini di Flickr, di Yahoo! Music e Yahoo! Video.
Nulla di nuovo per gli utenti di Google e Ask.com, che hanno visto già precedentemente la nascita di un tale tipo di implementazione, rispettivamente incarnate dalla Universal Search e da Ask 3D.
L’introduzione di queste migliorie vorrebbe recuperare un ‘gap’ nei confronti di Google ogni anno sempre più distante: nel 2005 le percentuali di ricerche online vedevano Yahoo! al 32% e Google al 35%.
Oggi la situazione è po’ differente: in quasi 3 anni, Yang è crollato al 23%, mentre Brin e Page sono balzati al 56,5%.
Nonostante ciò, visto lo stretto legame fra le ricerche online, la pubblicità online e gli introiti dei due colossi Internet, anche pochi punti percentuali di incremento possono significare molti milioni di fatturato in più.
Con le nuove funzionalità di ricerca Sunnyvale spera perciò di riuscire a conquistare spazio per la sua nuova piattaforma pubblicitaria ‘Panama’.
Yahoo e Telefonica
Allo stesso tempo la Y viola si preoccupa di tener viva la sua presenza nel business mobile, nel quale gode di una certa popolarità tramite al servizio Yahoo! oneSearch.
Grazie ad un accordo stipulato con Telefonica, proprio il servizio oneSearch per i device mobili diventerà la tecnologia base per le ricerche ‘on-the go’ su più di 100 milioni di cellulari nel mondo, gestiti dal carrier spagnolo, presente non solo in Europa ma anche in America Latina.
Sempre per via dell’accordo con il gestore dei telefonia mobile, sarà molto semplice interagire in mobilità con il proprio album di immagini Flickr, caricarle direttamente dal telefonino e condividerle con la comunità .
Infine il popolare e diffusissimo Yahoo! Mail sarà integrato nei servizi offerti dal carrier e sarà possibile inviare email ai destinatari in modo che questi ultimi possano riceverli come MMS.
Che siano state la parole di Steve Jobs di buon auspicio per la società di Yang? A Sunnyvale sicuramente si spera che lo siano per il futuro.