Schermo più grande ma soprattutto niente più hard disk. Ecco come l’analista Jesse Tortora vede il futuro di iPod.
La ricerca, stilata seguendo i contatti presso i canali dei rivenditori di componenti, rivela aspetti interessanti di quelli che saranno (o potrebbero essere) i nuovi iPod. Tra di essi alcuni sono immaginabili e previsti da più fonti (display touch screen, Wifi), altre meno scontate e, a prima vista, sorprendenti e a prima vista defocalizzate, come il Gps che secondo Tortora renderebbe l’iPod punto focale dell’intrattenimento da viaggio.
Interessante e credibile, perché Tortora potrebbe avere avuto l’informazione da fonti molto vicine ai fornitori, l’ipotesi di una eliminazione del disco fisso al posto del quale sarebbe installata una memoria Nand. Tortora non fa alcuna ipotesi sulle dimensioni della memoria allo stato solido, limitandosi a fissare come data possibile per la migrazione il 2007.
Se l’ipotesi dell’analista di Prudential Equity Group fosse corretta resterebbe da vedere come Apple sarà in grado di equilibrare la necessità di avere una capacità di archiviazione di dimensioni generose (l’iPod tradizionale oggi ha un disco fisso che arriva fino ad 80 GB) con i costi per MB inevitabilmente più alti delle memorie Nand.
Quello che è certo è che una simile mossa da parte di Apple potrebbe avere un’incidenza sul mercato dei dischi fissi. Toshiba, che fornisce questa componente ad Apple, perderebbe dai 40 agli 80 milioni di dollari di fatturato ogni anno, ma se la stessa Toshiba, che produce anche memorie flash, riuscisse ad assicurarsi le vendite a Cupertino delle Nand potrebbe incrementare la sua percentuale in questo mercato in forte espansione del 25%.