Sembra che l’iPhone sia destinato ad avere lo stesso destino dell’iPod, subire cioè una proliferazione di innumerevoli cloni più o meno simili, se non pure contraffazioni.
Da dove potrebbe arrivare il primo esempio di contraffazione più autentica (perdonateci il gioco di parole) se non dalla sempre prolifica Cina?
Il sito Equinox è riuscito a mettere la mani su un esemplare “malriuscito” di iPhone, un vero e proprio falso.
Esperimento che lascia alquanto a desiderare già esteticamente: pessime rifiniture, tasti plasticosi e cura nei dettagli degna di una bancarella da mercatino rionale. Fa quasi tenerezza leggere la scritta ‘iPhone’ su un retro che non ricorda nemmeno lontanamente l’originale.
Tecnicamente è meglio non farsi ingannare dalla fotocamera da 2 Megapixel, la batteria aggiuntiva e la compatibilità con 2 SIM card, perché la delusione è dietro l’angolo: browser WAP antiquato, 64 Mb di memoria interna e una misera card da 256 Mb.
La differenza più pesante è ovviamente l’assenza del software Apple: niente Mac OS X, l’interfaccia è un semplicissimo touch screen da sfruttare con il solito pennino.
Niente da fare: non basta una scritta sul retro per emulare un prodotto. Chi vuole il vero iPhone può solo attendere il suo turno.