Non ci saranno processori a basso consumo Intel nella prossima generazione dei dispositivi da tasca di Apple. A togliere di torno uno dei miti più percorsi dai siti dediti alle indiscrezioni è Pat Gelsinger, uno dei manager di punta del colosso di Santa Clara. ‘Purtroppo – dice Gelsinger – Apple ha scelto di non aderire alla nostra tabella di marcia per la sua piattaforma di prossima generazione. E questo ci è spiaciuto’.
Le ragioni del ‘dispiacere’ di Intel alla scelta di Apple è facilmente intuibile. La ‘piattaforma’ di cui parla Gelsinger altro non è che una nuova infornata di prodotti multifunzione, schermo multouch iper-connessi che deriveranno da iPhone, fondendo insieme multimedia e comunicazione. Si tratta di una nicchia di mercato di grandissima rilevanza con un potenziale di decine di milioni di pezzi ogni anno per i quali, questo pare ormai certo, Apple andrà percorrendo una strada autarchica, quella che farà uso delle tecnologie che ha acquisito con l’incorporazione di PA Semi.
In realtà le prospettive di Intel in questo ambito non erano mai state particolarmente robuste. I processori Atom sono infatti troppo assetati di energia per un telefono come iPhone o un iPod touch. Non a caso le voci più consistenti parlano di una Apple interessata sì ad Atom, ma per un nuovo prodotto che sarà della classe Umpc e non un vero e proprio cellulare.