Sta suscitando grande attenzione dai media statunitensi la notizia che in alcune scuole americane gli iPod sono stati banditi quando si tratta di entrare in una classe scolastica.
A suscitare l’attenzione sul caso l’agenzia di stampa AP che cita le disposizioni di alcuni istituti californiani. La ragione della proibizione agli iPod sarebbe nel fatto che gli studenti avrebbero scoperto come usarli per ‘aiutarsi’ nei compiti in classe e nelle interrogazioni. Tra le soluzioni trovate: nascondere le minute dei compiti nei commenti alle canzoni dove si collocano di solito le parole dei brani musicali, registrarsi risposte alle domande dei test e persino usare pezzi di film per fare fronte alle domande di educazione civica.
Quel che agli americani appare essere una novità da sottolineare, addirittura, con un lancio di agenzia, in realtà , in Europa e in Italia in particolare, come ben noto a diversi nostri lettori, è un fatto da diverso tempo. Non si sa se per una maggior prontezza, rispetto a quella dei colleghi americani, dei nostri studenti a capire come si possano aggirare le fatiche dei compiti a casa o la superiore intuizione degli insegnanti sempre rispetto ai docenti Usa, da noi gli iPod ed assimilati, cellulari compresi, sono proibiti da tempo.