Napster finalmente mantiene le promesse ed inaugura un negozio con musica in Mp3 e senza Drm su Napster. L’ultima mossa del negozio di canzoni digitali, un tempo principale concorrente di iTunes ma ultimamente collocato in secondo piano dietro ad una concorrenza composta di veri e propri colossi tra i quali emerge ormai come numero due Amazon, è di questa notte e fa fronte ad un piano noto e rivelato alcuni mesi fa.
Proprio da Amazon Napster coglie una delle strategie vincenti: l’eliminazione dei Drm. Su Napster (un marchio che richiama alle mente il software per il P2P ma che non ha nulla a che fare con la vecchia società né con quel modello se non il nome acquistato dalla ex Roxio che l’ha usato per rinominare il suo negozio denominato Pressplay) saranno a disposizione, una volta a regime, 6 milioni di canzoni senza protezione dalla copia, come accennato, in formato MP3. Ciascuna canzone sarà codificata a 256 kbps e sarà accompagnata da una copertina dell’album in alta risoluzione (1000×1000 pixel). Tutte e quattro le principali case discografiche hanno aderito al progetto e forniscono la loro musica; accanto ad esse diverse centinaia di produttori indipendenti. Secondo quanto riferisce Napster nessun negozio al mondo ha così tanta musica senza Drm.
Il negozio on line di Napster è, a questo punto, completamente indipendente dal sistema operativo. Essendo prive di Drm le canzoni possono essere acquistate a suonate da qualunque computer e da qualunque lettore di musica digitale, iPod compreso. Non viene però reso libero l’accesso da altri paesi che non siano gli Usa. In pratica chi accede al di fuori degli Stati Uniti non può comprare la musica, anche se può navigare il sito e ascoltare le anteprime. Le canzoni senza Drm costeranno 99 centesimi; gli album 9,95$. Resta in servizio anche il vecchio negozio per la musica in affitto e che attualmente stagna intorno ai 770mila clienti.
Gli osservatori e gli analisti, tra cui Robert Enderle di Enderle Group, ritengono che il negozio di Naspter non avrà molte possibilità di sottrarre clienti ad iTunes. Troppa l’integrazione tra il negozio di Apple ed iTunes. Il principale target sarà , invece, Amazon che ha costruito tutta la sua campagna di conquista del business della musica digitale sulle canzoni in Mp3 senza Drm. Ricordiamo che, invece, iTunes ha un sistema di protezione della musica dalla copia praticamente su tutta la musica in vendita, se si fa eccezione per le canzoni di Emi. Apple aveva promosso e spinto, con la famosa lettera aperta di Jobs, verso questa direzione, trovandosi poi estromessa (o quasi) dalla rivoluzione con un colpo di mano delle case discografiche che prima hanno respinto sdegnosamente l’idea di vendere canzoni senza Drm, salvo poi abbracciare la prosta in chiave anti-iTunes. In pratica Warner, Sony-BMG e Universal, concedono musica senza Drm ai concorrenti di Apple sperando di scalfire il primato (e la dipendenza) dalla Mela nel settore delle canzoni vendute via Internet.