NTT DoCoMo è l’operatore di punta in Giappone ma, al contrario delle aspettative, Cupertino ha siglato l’accordo per la commercializzazione di iPhone con la concorrente Softbank. Ora, in una intervista rilasciata a Bloomberg la società del Sol Levante torna a rilanciare l’ipotesi di una fattibilità del contratto lasciando intendere che non tutto è perduto. A farsi avanti è stato Ryuji Yamada, presidente della società : “La nostra posizione su iPhone rimane flessibile”.
L’affermazione sibillina non è stata ulteriormente precisata ma lo stesso Yamada ha fatto un po’ di luce sulla questione rispondendo ad alcune domande. Si è così appreso che uno degli ostacoli principali e probabilmente la ragione che spiega il protrarsi delle trattative, pare sia la richiesta di personalizzazione del terminale avanzata dall’operatore. Ricordiamo infatti che il grande successo dei terminali DoCoMo e della tecnologia i-mode è dovuto principalmente a una serie di servizi e funzioni ad hoc molto apprezzati dai consumatori giapponesi. Per quanto riguarda invece la posizione di Apple, appare evidente che qualsiasi tipo di operazione e di adattamento ad esigenze e richieste particolari esula dalla strategia di Cupertino inoltre incrementerebbe ulteriormente i tempi di sviluppo.
Ora secondo analisti e addetti ai lavori l’annuncio di un accordo tra NTT DoCoMo e Apple è solo una questione di tempo: pur di avere iPhone l’operatore pare ora disponibile a rinunciare a personalizzazioni e richieste particolari, richieste che Apple ha sempre rifiutato non solo per ragioni di strategia di prodotto ma anche per agevolare al massimo la commercializzazione mondiale del nuovo modello.