Negli Usa le vendite di Mac nel corso del mese di febbraio sono calate del 16%. Questo il dato che emerge dalle rilevazioni di NPD, una società specializzata nelle analisi del mercato informatico.
Il calo delle vendite, che non tiene conto di tutti i canali ma è indicativo del trend, sarebbe dovuto essenzialmente ad un regresso (-36%) delle macchine desktop che, come noto, erano in attesa dell’aggiornamento arrivato ad inizio marzo. Ma anche i portatili avrebbero subito un duro colpo, arrivando a perdere il 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il problema sarebbe nel costo, dice NPD; troppo cari i computer portatili della Mela per il mercato debole ed incerto di questi tempi. Che, ammesso che i dati di NPD siano confermati, nelle strategie di Apple ci sia qualche cosa da aggiustare rispetto al mondo Windows, almeno sotto il profilo delle unità vendute, è nel fatto che le vendite di computer portatili Windows sono aumentate del 36% nello stesso peiodo. Il merito in buona parte è dei netbook, ma anche al netto dei computer ultraportatili, il dato per i PC è in positivo: +16%.
Secondo Stephen Baker, analista di NPD, comunque il trend potrebbe avere risvolti non del tutto negativi se si guarda oltre il numero di unità . “il contesto – dice Baker – è difficile per tutti. Ma anche se Apple dovesse essere in difficoltà per le macchine vendute, il discorso potrebbe essere diverso per quanto riguarda i profitti. I guadagni di Cupertino potrebbero essere molto più alti di quelli della concorrenza”. Basti pensare che il prezzo medio di un computer portatile Apple in febbraio era di 1512 dollari, il 7% in meno dello scorso anno. Quello di un computer Windows di 560$, ben il 22% in meno dello scorso anno.
Va sottolineato che dai calcoli di NPD è totalmente assente il mercato internazionale, specialmente quello Europeo che rappresentava lo scorso trimestre circa il 30% in unità e il 27% per fatturato e da qualche tempo l’Europa fa costantemente meglio degli Usa. In più restano esclusi di calcoli i mesi di gennaio e marzo che potrebbe ulteriormente cambiare il trend.
Secondo alcuni analisti, come Gene Munster di Piper Jaffray, Apple potrebbe dichiarare alla fine del trimestre vendite tra i 2,0 e i 2,2 milioni di Mac, tra il 4 e il 13% rispetto allo scorso anno, più o meno le cifre stimate da Wall Street.
Anche le vendite di iPod dovrebbero calare: 9-10 milioni di unità , tra il 6 e il 15% di calo. Wall Street prevede una riduzione dell’11%.