Le vendite di lettori Mp3, iPod escluso, sono in calo negli Usa. Questa la non del tutto tranquillizzante (per le sorti di questa fascia del business) conclusione cui è giunta Npd analizzando i dati che provengono dai canali di vendita degli Stati Uniti e che si riferiscono al periodo tradizionalmente più interessante, quello che va dalla settimana del Thinksgiving Day ai primi dieci giorni di dicembre.
Npd avrebbe individuato una riduzione del numero di unità vendute intorno al 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; il calo di fatturato sarebbe anche più significativo, -16%. I fattori determinanti sarebbe due: la presenza di Apple in una vasta serie di canali di vendita così che iPod ha sottratto nel contesto del campione tipico di Npd vendite ai produttori di altri marchi e la maturazione del mercato. In termini pratici, dice Npd, al giorno d’oggi una grande parte di chi vuole un lettore Mp3 ce l’ha già e i rivenditori devono puntare sulla sostituzione.
Nonostae Apple non faccia parte del campione analizzato da Npd è probabile, dice l’analista Stephen Baker, che anche la Mela non riesca più a sostenere i ritmi di crescita del passato. Gli iPod si vendono bene, insomma, ma non sono più un prodotto da +75% anno su anno.
La riduzione di fatturato sarebbe invece frutto di un calo del prezzo medio dei lettori acquistati dai clienti. Buona parte di essi puntano sui player basati su memoria flash ritenendo quelli più costosi e capienti basati su disco fisso fuori misura per le loro esigenze.