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Microsoft sfrutterà  le GPU per accelerare Explorer 9

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La futura versione 9 di Internet Explorer eseguirà  il rendering d’immagini e testi appoggiandosi alla GPU (Graphics Processor Unit) della scheda video, un sistema che l’azienda di Redmond sfrutterà  per migliorare le performance del browser per Windows. Microsoft non è la sola ad aver avuto questa intuizione ma pare anche che i team rivali di Mozilla e i norvegesi sviluppatori di Opera stiano lavorando per implementare simili funzionalità  nelle future versioni dei rispettivi browser.

La scorsa settimana, spiega Computerworld, Microsoft ha rivelato i primi dettagli della futura versione di Internet Explorer, per il quale non sono ancora previste presunte date di rilascio o piani di sviluppo pubblici. Steven Sinofsky, direttore generale responsabile di Windows e Windows Live ha ad ogni modo fatto sapere che le versioni preliminari di Explorer 9, mostrano rilevanti progressi sul versante delle performance.

Dean Hachamovitch, general manager di Microsoft responsabile di Explorer, ha spiegato in un’intervista le modalità  che saranno usate per accelerare il software affermando che tecnicamente il futuro browser “abbandonerà  l’interfacciamento GDI (Graphics Device Interface) utilizzato sinora, eseguendo chiamate alle API Direct2D e DirectWrite per effettuare il rendering 2D di testi e immagini”.

Queste API (Application Programming Interfaces, un insieme di procedure per compiti specifici richiamabili dai programmatori), passeranno i compiti di elaborazione dalla CPU alla GPU “consentendo a siti ricchi di elementi grafici” – dice Hachamovitch – “di effettuare velocemente il rendering degli elementi, più rapidamente di quanto è possibile fare con la sola CPU”.

Benché Hachamovitch non abbia voluto fornire dettagli precisi con gli effettivi margini di miglioramento, egli afferma che i primi risultati sono incoraggianti: “il top delle prestazioni con l’interfacciamento GDI consente di raggiungere velocità  di rendering di 5 o 10 frame al secondo al massimo” dice Hachamovitch “Gli utenti si accorgono della lentezza, ma non si rendono conto se il rallentamento è causato dalla rete o dall’esecuzione di uno script. Sfruttando Direct2D abbiamo verificato incrementi che rendono possibile il caricamento di 40, 50 e anche 60 frame al secondo: velocità  di risposta in linea con quanto richiestodai giochi”.

Come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, Microsoft non è la sola che sta effettuando ricerche in questo campo: anche gli sviluppatori di Mozilla e Opera stanno lavorando per implementare simili tecniche nelle future versioni dei rispettivi browser. Mike Shaker, vice president of engineering di Mozilla ha dichiarato che il proprio team sta lavorando a progetti che permetteranno di sfruttare OpenGL su piattaforme sulle quali tali librerie sono presenti e le API Microsoft su Windows. Le librerie OpenGL (Open Graphics Library) sono un insieme di funzioni open-source che consentono agli sviluppatori di effettuare chiamate per il rendering d’immagini in due e tre dimensioni.

Il team di Opera, così come quello di Mozilla, non ha intenzione di limitarsi a Windows come fa Microsoft e, come ha dichiarato Hakon Wium Lie, chief technology officer di Opera, “cercherà  di applicare l’accelerazione hardware su tutta la linea di prodotti, evitando di legarci ad un unico insieme di API come Microsoft”. Sia Shaver, sia Wium Lie fanno notare che l’accelerazione hardware porterà  benefici non solo sui browser per macchine desktop, ma anche nelle versioni per dispositivi mobile, quali ad esempio gli smartphone. Il team di Mozilla sta lavorando ad un browser specifico per dispositivi mobile denominato Fennec, il team di Opera, invece, dispone già  di un browser per piattaforme mobile, molto più popolare della controparte per macchine desktop.

Una delle prime versioni del browser di Mozilla che si avvantaggerà  dell’accelerazione hardware sarà  la prossima versione 3.6 di Firefox la cui release candidate dovrebbe arrivare entro la fine del mese per poi essere rilasciato nella versione definitiva entro la fine dell’anno; funzionalità  più consistenti saranno implementate in Firefox 3.7 (previsto per la metà  del prossimo anno) e Firefox 4.0 previsto per la fine del 2010.

Purtroppo la scelta di Microsoft di non utilizzare tecnologie standard (disponibili su più piattaforme) e di appoggiarsi unicamente alle ultime versioni di DirectX e Direct2D impedirà  lo sfruttamento dell’accelerazione hardware sul grande parco macchine sulle quali è ancora installato Windows XP (le nuove versioni delle API, infatti, sono disponibili solo su Windows Vista e Windows 7).

Ad ogni modo, indipendentemente dalle scelte fatte dagli sviluppatori, è indubbio che le performance consentite dalle future versioni dei browser consentiranno un’esperienza d’uso migliore rispetto a quella odierna.
[A cura di Mauro Notarianni]

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