Si allunga la lista dei “nemici” di Microsoft, pronti a presentare le loro rimostranze di fronte all’Unione Europea nella battaglia dei browser che si annuncia all’orizzonte. Dopo l’azione di Opera, Google e del team Mozilla che sono sul piede di guerra da tempo lamentando come anticompetitiva la scelta di abbinare la vendita di Windows all’installazione obbligatoria di Internet Explorer, nel corso della giornata di oggi l’Unione ha raccolto il disappunto formale dell’ European Committee for Interoperable Systems (ECIS). Il gruppo che, come dice la denominazione, si occupa dell’interoperabilità dei sistemi informatici, include alcuni influenti protagonisti del mondo software tra cui alcuni dei più irriducibili avversari di Microsoft: IBM, Adobe e Oracale, oltre a società che in passato hanno già avuto modo di sfidare legalmente Redmond (per poi trovare accordi mediati) come Sun e RealNetworks.
“Si tratta di un caso importante – ha detto Thomas Vinje, rappresentante legale e portavoce della Ecis – che può garantire la libera concorrenza nel campo dei browser dando ai consumatori una vera scelta per il software che utilizzano nell’accesso ad Internet. I piccoli sviluppatori che operano nel segno dell’innovazione hanno bisogno che le regole del gioco siano precise e uguali per tutti”.
Il gruppo per l’interoperabilità del software ha già aperto un contenzioso con Microsoft di fronte all’Unione Europea. Nel 2006, sempre presso l’Ue, aveva denunciato la pratica di vendere Office in bundle con il sistema operativo Windows, definendola come pratica anticompetitiva. Successivamente la Ecis aveva lamentato la mancanza di interoperabilità di Office con i software della concorrenza rifiutando di aprire il formato dei suoi file.
L’Unione Europea si attende che Microsoft risponda entro il prossimo martedì alla richiesta di chiarimenti che è stata inviata nelle passate settimane per conoscere la posizione formale sulla scelta di rendere di default l’installazione di IE con Windows Vista. Secondo quando reso noto da Redmond, Windows 7 consentirà di scegliere se installare Internet Explorer o altri browser, ma la società delle Finestre non ha specificato se questa scelta sia dovuta alle pressioni che sta subendo sul fronte anti-trust nel Vecchio Continente.