Il discorso di ieri di Steve Ballmer tenuto in occasione dell’uscita di Kevin Johnson dall’azienda illustra la riorganizzazione voluta dal nuovo Ceo e, allo stesso tempo, illumina su alcuni interessanti dettagli circa il futuro di Microsoft. Innanzitutto l’uscita d Johnson rischia di rallentare ulteriormente le strategie di MS per il settore online, settore che rientrava nelle competenze del dirigente dimissionario. Steve Ballmer ha deciso di dividere in due la sezione Internet dell’azienda: Windows Live che comprende Internet Explorer, Hotmail Messenger e Spaces farà parte della divisione Windows. Il settore pubblicità online, ricerche e in generale tutti i servizi commerciali legati a Internet vengono unificati e fusi in una seconda divisione separata.
Così i settori e i prodotti forti di MS ora sono tutti sotto un unico tetto e lo stesso vale per il punto debole di Microsoft, soprattutto per la sua competizione con Google. Se a questo aggiungiamo la saga Yahoo, una acquisizione voluta proprio per velocizzare e migliorare la sezione online, otteniamo un quadro non troppo felice per Redomond. Nella trascrizioni complete del memo di ieri di Ballmer sono due le citazioni che stanno facendo il giro del Web. La prima riguarda Apple e, per la prima volta nella storia dei computer, Microsoft cita Apple come una possibile minaccia individuando il cuore del problema: “Nella competizione tra PC e Mac noi superiamo Apple in un rapporto di 30 a 1. Ma non ci sono dubbi che Apple stia prosperando. Perché? Perché sono bravi nell’offrire una esperienza che è limitata ma completa, mentre il nostro impegno verso la scelta spesso è ottenuto con qualche compromesso nell’esperienza finale”.
In queste parole Ballmer per la prima volta nella storia di Microsoft riconosce uno dei punti centrali dell’antagonismo Mac vs PC, ovviamente non l’unico ma uno dei principali. A questo punto Ballmer prosegue dichiarando la strategia di MS per i prossimi prodotti: “Oggi stiamo cambiando il modo di lavorare con i costruttori di hardware per assicurare che saremo in grado di fornire una esperienza completa senza alcun compromesso. Faremo la stessa cosa con i telefoni, offrendo la scelta per creare grandi esperienze utente”. La seconda riguarda ancora Yahoo e, ancora una volta, dalle frasi pronunciate da Ballmer si intende che la saga non ha ancora raggiunto il gran finale: “Yahoo è stata una tattica, non una strategia. Noi vogliamo accelerare le nostre quote nel settore ricerche (Internet) e creare un grande pool per la pubblicità e Yahoo ci avrebbe permesso di arrivare più velocemente. Ma noi ci riusciremo con o senza Yahoo”.
Oltre ai problemi per la sezione online, il futuro di Microsoft sembra minacciato anche nei settori che storicamente rappresentano i bastioni di Redmond in modo particolare Office e la piattaforma Windows. Con il passaggio al cloud computer, vale a dire a servizi, funzioni e applicativi che sempre più spesso funzionano via Web e tramite Internet, l’importanza di MS Office e anche del computer utilizzato stanno assumendo un significato diverso rispetto al passato. Fino a pochi anni fa per le aziende l’impiego dei Mac era impensabile, oggi il discorso sta cambiando e anche grandi multinazionali stanno valutando l’inserimento dei Mac nel parco macchine. Stesso discorso per Office, imprescindibile fino a pochi anni or sono e oggi in concorrenza con Google Apps che non richiede nemmeno l’installazione, oppure con OpenOffice disponibile gratuitamente. In questo scenario che si evolve rapidamente i problemi di compatibilità , piattaforma, condivisione di file e documenti assumono un importanza minore, così come il computer locale utilizzato: allora perché scegliere Windows, Linux oppure un Mac?