Microsoft di tanto in tanto ama pubblicare dei filmati nei quali cerca di immaginare come sarà il futuro. Il video qui sotto risale a un po’ di tempo fa (2005): in esso l’azienda prova a immaginare il 2010 e si vedono (brutti) telefoni e (brutti e grossi) tablet che fanno uso di pennini per gestire la posta, l’agenda, consentire l’accesso in remoto a conferenze, condividere documenti, inviare note, ecc.
Quanto sopra immaginato, pur se un po’ ridicolo, non si è rivelato tutto sommato troppo distante dalla realtà; d’altra parte erano ipotesi che immaginavano il futuro da lì a cinque anni, un periodo non troppo distante. Ora Microsoft prova a spingersi ancora più in là nel tempo, provando a immaginare come sarà la nostra vita nel 2019. La società di Redmond immagina (finalmente!) un futuro senza pennini e nel quale le interfacce sono invisibili, sensibili al contesto e multitouch. Microsoft immagina la sovrapposizione di elementi informativi, con elementi virtuali che si sommano alla vita reale (realtà aumentata) integrandosi con oggetti d’uso quotidiano, un mondo nel quale l’informatica è pervasiva e con tecnologie che ci sono, ma scompaiono diventando indistinguibili. L’idea è che saranno disponibili dappertutto infrastrutture informatiche a permeare l’ambiente: i computer non si notino, sono invisibili e si integrano perfettamente con il mondo fisico.
In un altro video che proponiamo qui sotto le stesse azioni sembrano produrre risultati diversi (perché, ad esempio selezionando con un tocco un testo è proposto il pulsante “copia” e perché, invece, selezionando con lo stesso tocco una foto di un oggetto è proposto il pulsante per aggiungere note?). Altre cose sono francamente ridicole: perché ad esempio dovrebbe esserci un display su un frigorifero per mostrare cosa vi è dentro, non si fa prima ad aprire la porta?
[A cura di Mauro Notarianni]