Potrà sembrare strano a chi non ne ha mai creato, organizzato, inventato uno ma un negozio a volte è come un figlio: lo fai nascere, lo aiuti a crescere a conoscere il mondo e poi magari quando è ormai grande e autonomo prende una strada diversa dalla tua, si sposa, va a vivere in un’altra città o semplicemnte fa scelte che lo portano lontano.
E’ questa la riflessione con cui questi giorni ho associato la notizia del “Mac@Work farewell” di Fabrizio Re Garbagnati, una serata speciale in cui il nostro amico dava l’addio alla sua creatura insiemi agli amici con cui abbiamo condiviso molti degli eventi italiani che abbiamo raccontato su Macity nei nostri primissimi anni di attività giornalistica e di quella della nostra passione più matura per gli aggeggi con la mela sopra.
Mac@Work è stato per lungo tempo il sogno di Fabrizio e poi la concreta realizzazione insieme a Salvia, nel 1998, di un luogo che alla pura vendita di prodotti (a quei tempi) di nicchia fosse anche un punto di aggregazione per appassionati, amici con l’amore non solo per i computer ma anche con tanti altri interessi in comune, il punto di ritrovo per storiche pizzate in cui condivedere esperienze e racconti.
La storia di Mac@Work la conoscono molti dei nostri lettori e il punto vendita ha rappresentato per diverso tempo l’avanguardia di un nuovo modo di proporsi al pubblico ed è spesso stato scelto da Apple, per tutte le competenze di Fabrizio e dei suoi compagni di avventura, come negozio pilota per le operazioni Apple Center nel 2003 prima e Apple Premium Reseller poi nel nostro paese.
Ma come sappiamo i figli crescono e spesso prendono altre direzioni e magari vogliono entrare in un ambiente (nel nostro caso un circuito di punti vendita) più grande e questo è successo con Mac@Work che ha perso per la strada su richiesta di Cupertino a suo tempo il Mac del nome ed è diventato parte di un grande network che copre gran parte del Nord Est Italia tra Piemonte e Lombardia.
E così alla cena d’addio di Fab (come chiamano Fabrizio gli amici) gli invitati erano lì più con lo spirito di chi ad matrimonio celebra una nuova fase della vita di un genitore più che la separazione da un figlio. E c’erano quasi tutti, dagli amici che hanno condiviso la fase iniziale del progetto ai dirigenti di Apple che ci hanno creduto, a quelli che si sono incontrati tra le mure di Mac@Work e hanno iniziato un percorso insieme. Mancavano Claudio e Enzo ma erano e sono nei cuori di tutti gli amici che li hanno frequentati tra le mura di via Carducci/Borrella e nelle pizzerie dove ci si incontrava il venerdì sera fin dal 1998.
Qui sotto vi mostriamo le foto realizzate da Macity alla prima apertura di Via Borrella nel 2003 con i commenti originali e più sotto le immagini della serata speciale che vi abbiamo raccontato.