Era configurato per immortalare i visitatori tramite iSight e il software Photo Booth, è stato rubato e ora si sta vendicando. Romanzandola la si potrebbe anche immaginare così, umanizzando il computer, la vicenda del MacBook rubato alla settimana della Moda di Londra che, all’insaputa di chi l’ha sottratto, ha cominciato a caricare immagini dei ladri su Flickr.
In realtà dietro alla vicenda non c’è un atto di libero arbitrio da parte del computer nè qualche magia, ma il settaggio attuato dai responsabili della fiera che avevano predisposto il computer per creare effetti visivi attraverso la telecamera iSight e subito inviarle all’account Flickr appositamente creato per l’evento. In questo modo i partecipanti della manifestazione potevano trovare il proprio volto direttamente pubblicato su internet e anche sul sito Web della fiera.
Purtroppo qualcuno, forse affascinato da questa trovata o più semplicemente a caccia di un portatile a costo zero, ha deciso di portarselo a casa, facendo perdere le tracce di sé e del portatile, almeno fino a quando gli organizzatori dell’evento si sono accorti che altre nuove foto erano state caricate sull’account utilizzato per la settimana della moda. Chi ha rubato il portatile, oppure chi ne è entrato in possesso dopo il furto, ha acceso la macchina e giocato con Photo Booth, ignaro che il proprio volto sarebbe stato dato in pasto a tutto il popolo mondiale della Rete.
La notizia è prima apparsa sul sito Web Gizmodo che temendo fosse una bufala ha contattato direttamente gli organizzatori della settimana della moda di Londra per indagare sui fatti ottenendo al conferma che non si tratta dell’ennesima leggenda metropolitana, ma di un fatto vero.
I responsabili della fiera si sono ben guardati dal cancellare le immagini scattate dal MacBook e invitano chi fosse in grado di riconoscere i volti delle persone ritratte a scrivere al sito Gizmodo che a sua volta girerà le informazioni ai legittimi proprietari dei Mac: la caccia al ladro via Web è cominciata.
Chi in futuro avesse l’idea di accaparrarsi illegalmente un Mac è avvisato!
[A cura di L. M. Grandi]