Tutti gli utenti di computer portatili hanno un aneddoto più o meno a buon fine che vede protagonista il computer e una storica caduta. Difficile però immaginare una prova di resistenza e solidità più pericolosa di un incidente aereo. Questa è la storia che racconta l’amico di uno dei sopravvissuti, per fortuna numerosi, del volo Turkish Airlines che il 25 febbraio di quest’anno si è schiantato al suolo in prossimità dell’aeroporto Schiphol durante le manovre di atterraggio.
Dei 127 passeggeri e 7 persone di equipaggio si contano 9 morti e ben 84 feriti: un incidente che è stato definito come un miracolo, per la dinamica e soprattutto per l’elevato numero di superstiti dovuto all’impatto in una zona di terreno sgombro e soffice e per l’assenza di fuoco e fiamme. Il proprietario del MacBook Air ha subito la frattura del collo e dopo due delicati interventi è sulla strada della guarigione. L’amico racconta l’incredibile vicenda al sito Macenstein specificando che anche il MacBook Air porta i segni dell’accaduto ma ancora oggi è in grado di avviarsi senza problemi e di funzionare.
Il telaio unibody è visibilmente piegato in più punti, sia nello parte superiore dello schermo, sia nel corpo principale che ospita i componenti interni. Sul display appaiono numerose strisce di colore diverso e una parte dello schermo resta spenta (per la rottura del glass), ma tutto sommato, il sottile e leggero di casa Apple ha superato anche questo incidente mortale. In questo articolo riportiamo una fotografia del MacBook Air sopravvissuto: sul sito Macenstein sono disponibili altri scatti che documentano l’incredibile episodio.