La crisi è brutta e, anche se non ci sono folle di disoccupati e affamati nelle strade, fa sentire il suo vento gelido un po’ da tutte le parti. Ad esempio, tra i motori di ricerca, che sono come foglie sugli alberi d’autunno, a quanto pare. Perché Lycos, uno degli storici nomi del settore, lancia segnali prossimi alla chiusura dopo che hanno fatto di tutto per sopravvivere anche gli altri come Yahoo! e Altavista.
Lycos non ce la fa a reggere il passo delle sue attività un tempo prosperose a abbandona il vecchio continente. Nonostante sia cambiata più volte la sua proprietà , a partire dall’acquisto effettuato dalla spagnola Terra Networks nel 2000 e poi l’ingresso del capitale coreano della Daum Communications nel 2004 e il contestuale ridimensionamento, finora Lycos non aveva mai pensato di abbandonare l’Europa, chiudendo uffici e annullando servizi offerti in versione localizzata per le lingue del Vecchio continente.
Con Lycos a rischio di chiusura un altro pezzo della nostra breve storia su Internet sta per scomparire: si tratta della saga dei motori di ricerca, in cui soggetti diversi tra loro come capitale e deriva furono i primi protagonisti dell’ascesa di Internet. La rete, nata nei laboratori delle università americane e della Darpa a partire dall’inizio degli anni settanta, fino a metà anni novanta era in realtà sconosciuta a chiunque fosse al di fuori del mondo accademico soprattutto statunitense. Il 1994 è considerato l’anno di riferimento (avvenne la quotazione al Nasdaq di Netscape) per l’avvio della fase di crescita pubblica ed esponenziale di Internet.
Lycos fu uno dei protagonisti, tanto da essere presente in 40 paesi già nel 1999, con una velocità di espansione che pochi anni dopo solo Google avrebbe raggiunto. Ma, a differenza del motore di ricerca di Mountain View, si era concentrata su tutt’altro, tralasciando la ricerca (era la fase dei portali a tutti i costi, come produttori di ipotetica ricchezza digitale). Oggi solo quel poco di ricerca che è rimasta produce fatturato per Lycos e comunque non abbastanza per tenere aperti gli uffici e i servizi europei. Quindi addio Lycos, e buon viaggio: forse ce la farai a sopravvivere oppure porterai via con te un pezzetto di storia della rete.