Com’è suonare uno strumento inventato dal musicista stesso? Se lo chiede Wired americano raccontando al storia degli studenti dell’università del Michigan, che possono frequentare corsi di musica molto particolari in cui si fanno sperimentazioni fino a due anni fa assolutamente impossibili a tutti i predecessori.
La classe, cioè l’orchestra giovanile, sperimenta e si allena a suonare composizioni originali o cover realizzate su iPhone. sono 11 studenti, coordinati da Gerog Essl, assistente del corso di musica e forse appassionato del nuovo telefilm sinora trasmesso solo di là dall’oceano, Glee.
Le sonorità e il ritmo sono sicuramente innovativi e nelle prove si capisce la passione e la volontà di esprimere il proprio talento. Per quanto attiene alla dimensione più propriamente musicale, ci sono molte cose che probabilmente i giovani futuri talenti del Michigan Ensamble potrebbero fare.
Negli Usa e nel mondo l’iPhone è abbondantemente usato in chiave creativa per quanto riguarda la musica. Esistono numerosi programmi alquanto originali (dalle decine di Ocarine sino alle… foglie da suonare soffiando nel microfono posteriore) e band femminili o di altro genere. à alquanto diverso invece l’approccio realizzato da questi studenti, che hanno lavorato su interfacce che permettono di estrarre sonorità diverse orientando e ruotando il telefono, grazie all’accelerometro e ad altre soluzioni che sono state individuate da questi emuli dei vibrafoni degli anni trenta e quaranta.
Se il prossimo 9 dicembre alle otto di sera vi capita di essere dalle parti della Britton Recital Hall dell’università del Michigan, non fatevi sfuggire la possibilità di vedere questo Michigan Mobile Phone Ensamble, che è in grado di riprodurre sonorità degne dei momenti di tensione dei migliori episodi di Star Trek originale negli anni sessanta probabilmente senza neanche rendersi conto della citazione.