Dave Orton lascerà a fine mese Amd. La notizia, che porta fuori dall’azienda l’ex amministratore delegato di Ati che era diventato successivamente alla fusione con l’azienda di Sunnyvale vicepresidente della nuova realtà congiunta, è stata diffusa nel corso della giornata di ieri.
Orton era una figura chiave della “nuova” AMD che puntava e continua a puntare moltissimo sull’integrazione delle tecnologie di ATI nella sua offerta di processori. A lui faceva riferimento il gruppo che si sta occupando dei nuovi chip della serie Radeon e i team che stanno curando lo sviluppo di chipset che includono componenti per l’accelerazione 3D.
Le ragioni della dipartita di Orton non sono state chiarite, ma alcuni analisti fanno riferimento alle difficoltà di integrazione delle due realtà e ad alcuni ostacoli che stanno sorgendo nel rilascio di nuovi processori grafici in un contesto dove AMD deve ancora riuscire nell’impresa di convincere i propri investitori che i 5,4 miliardi di dollari spesi per l’acquisto di ATI possono realmente darle una mano nella battaglia in corso con Intel.
Le conseguenze a lungo termine della partenza di Orton non sono chiare e gli analisti non si sbilanciano. A breve termine appare chiaro che AMD perde un manager esperto e di alto livello con una grande competenza nel campo delle tecnologie e del mercato dell’accelerazione 3D che, specialmente nel settore dei sistemi da tasca e nel campo della mobilità in genere, è in rapidissima crescita.