I lettori di musica digitale mettono a rischio l’udito di 10 milioni di europei e l’Unione Europea vuole prendere provvedimenti. L’allarme arriva dal Comitato Scientifico sui Rischi Emergenti e Recentemente Identificati della Commissione Europea che ha tenuto nel corso della giornata di ieri un convegno in materia.
Nel corso dell’incontro sono stati presentati i dati i una ricerca sviluppata nel corso del 2008 i cui risultati sono stati consegnati a fine ottobre. In base ad essi si è scoperto che tra il 5 e il 10% di coloro che ascoltano musica da un lettore sono a rischio se lo usano per un’ora al giorno, tutti i giorni per cinque anni. I problemi per questa categoria di utilizzatori di lettori MP3 sarebbero molto gravi: perdita di udito e acufene, ovvero un udito disturbato costantemente da fruscii, sibili o tintinnii. Il timore dell’Ue, non esistendo alcuna cura per questo tipo di problemi dell’udito, è che ci si trovi davanti ad una vera e propria catastrofe sanitaria con una larga fascia di popolazione oggi in età giovanile esposta al rischio di un handicap invalidante.
L’Unione sta esaminando i provvedimenti da assumere. Tra di essi un avviso obbligatorio sulle confezioni dei lettori di musica digitale o un limite al software per impedire per legge il superamento di un limite di volume prefissato.