Firewall di Leopard nel mirino. A puntare l’indice contro il sistema di sicurezza, la cui gestione è giudicata inadeguata, è Heise Security.
La società specializzata in sicurezza dei sistemi operativi e dei sistemi informatici in genere in particolare nota lo ‘strano’ comportamento del firwall che, evidentemente per scelta di Apple, viene aperto all’atto dell’installazione. Come se questo non bastasse Apple ha disposto addirittura che anche quando in una precedente versione del sistema operativo si fosse scelto di chiudere il firewall, questo verrebbe aperto installando Leopard.
Heise Security avrebbe anche rilevato che il firewall, un sistema che, come noto, è destinato ad impedire qualunque comunicazione non autorizzata o non richiesta con la rete, non vigila in maniera così attenta come dovrebbe. Nel corso del test, dice la società per la sicurezza, ad esempio, un MacBook sottoposto alla massima restrizione d’accesso, avrebbe prima rifiutato la sincronizzazione dell’orologio e poi poco dopo senza alcun apparente motivo avrebbe concesso la sincronizzazione.
Nonostante l’apertura del firewall e il suo ‘strano’ comportamento non possano essere identificati come bug di sicurezza, le scelte di Apple, a giudizio di Heise Security, indeboliscono il sistema di prevenzione di Mac Os X Leopard. Se si individuasse un bug di sicurezza vero e proprio, dice la Heise Security, un pirata potrebbe essere in grado di infiltrarsi nel sistema operativo con effetti devastanti anche se il firewall fosse stato settato con le massime restrizioni. ‘Questi risultati – si apprende dal sito della società – dimostrano che gli utenti Mac non si possono fidare del firewall di Leopard. Apple dimostra un atteggiamento poco puntuale riguardo alla sicurezza che richiama alla memoria quello che faceva Microsoft quattro anni fa. Allora Microsoft distribuiva Windows XP con un firewall che era disattivato di default e che in qualche caso veniva disattivato quando venivano aggiornati gli aggiornamenti. Microsoft ha però oggi imparato la lezione e un firewall attivato di default è stato introdotto dal service pack 2 e con la configurazione standard nessun servizio è accessibile da Internet su un sistema Windows’.
Apple, interpellata da alcuni siti Internet, ha risposto con la formula standard sostenendo di tenere in grande considerazione i problemi di sicurezza e di avere avere spesso anticipato i problemi di sicurezza prima che questi diventino un problema dei clienti e di accogliere prontamente ogni riscontro che possa aumentare la sicurezza sul Mac’