Nella pagine Web del blogger canadese Daniel Smith è apparso un post che getta un’ombra piuttosto inquietante sul lancio di iPhone 3G nel Paese, una serie di scoperte che se dovessero trovare conferma, si tradurrebbero in una consistente riduzione nel numero di iPhone 3G destinati al Canada e dirottati infine verso il mercato europeo.
Il blogger dichiara di aver appreso le informazioni da diversi addetti ai lavori e interni alle aziende coinvolte, ovviamente tutte rigorosamente anonime. Le prime voci vengono fatte risalire direttamente ad Apple: la filiale canadese ma a maggior ragione Cupertino sembrerebbero non aver apprezzato le costose tariffe che l’operatore mobile Rogers ha proposto per iPhone 3G. Ricordiamo che in Canada numerose persone interessate allo smartphone hanno firmato una petizione online per protestare contro le alte tariffe imposte. Molti canadesi ritengono infatti che i piani proposti da Rogers siano molto più cari rispetto a quelli disponibili nei vicini Stati Uniti.
Le voci di un disaccordo Apple-Rogers sarebbero confermate in modo rigorosamente non ufficiale da alcuni scambi tra dipendenti delle due aziende con conoscenti del blogger. Una conferma in questo senso arriverebbe però anche da un’altra fonte, sempre anonima, che viene fatta risalire tra i dipendenti delle canadese Rim-Blackberry.
A seguito dei costosi piani proposti da Rogers Apple avrebbe dirottato gran parte degli iPhone inizialmente destinati al Canada verso i mercati europei, una decisione che secondo il blogger troverebbe almeno due conferme. La prima è che diversi punti vendita Rogers hanno cancellato i contratti con il personale part-time precedentemente assunto per fronteggiare le maggiori richieste e la maggior affluenza proprio in occasione del lancio di iPhone 3G. Anche se si tratta di decisioni che spettano a ogni singolo punto vendita, appare chiaro che la cancellazione dei contratti avviene solo ora, dopo aver appreso della consistente riduzione dei pezzi disponibili.
Infine una ulteriore conferma arriverebbe da un dirigente Rogers che, sempre in modo informale e anonimo, avrebbe ammesso il disaccordo tra Apple e l’operatore circa le tariffe. Questo ridurrà il numero di iPhone disponibili per ogni punto vendita a circa 10 o 20 pezzi.
Inutile prescrivere una buona dose di cautela tenendo presente la natura informale di tutte le informazioni contenute nel post del blogger canadese. Ciò nonostante la notizia del caso Apple e Rogers su iPhone 3G sta facendo il giro di tutti i siti specializzati. L’appuntamento per la conferma definitiva a venerdì quando al giorno del lancio appariranno subito chiari i limiti delle scorte canadesi e anche quelli europei che dovrebbero beneficiare del dirottamento deciso da Apple.