Quelli di ChannelWeb non si davano pace. Per quale motivo anche l’ecosistema di applicativi per iPhone primeggia su qualsiasi altra cosa oggi presente sul mercato? Come mai il telefono touch lanciato nel 2007 e il suo equivalente iPod sta riscuotendo un tale successo, tanto da consentire ad esempio allo sviluppatore Tapulous, autore di popolari giochi come Tap Tap Revenge, di raggiungere un milione di dollari al mese di vendite?
La risposta sta in tre interessanti punti di vista trovati dagli analisti di ChannelWeb. Il primo è relativo alla base installata. Nessuno si avvicina alle decine di milioni di iPhone e iPod touch disponibili sul mercato. Sono tantissimi gli apparecchi, tutti uguali (a parte le piccole differenze come bussola e ottica per il 3GS) che consentono una facilità di sviluppo e distribuzione incredibile tramite le semplificazioni dell’App store, che si prende carico di svariati costi. La seconda ragione è nel fatto che iPhone e iPod touch sono nella fase ascendente della loro vita. Nonostante il successo raggiunto sino a questo momento, infatti, i due apparecchi devono ancora dare il meglio. Questa cosa viene percepita molto chiaramente sia dai consumatori che dalle aziende. Le quali producono software che sfrutta sempre più a fondo le varie funzionalità .
La terza ragione, che in questi ultimi mesi è stata un po’ dimenticata (e non a caso, come vedremo) è la presenza di Steve Jobs. L’uomo, nonostante il sabbatico per rimettersi dalla malattia che già un’altra volta l’aveva momentaneamente fermato, è indubitabilmente la mente dietro il successo di tutta questa strategia. Non ne è l’inventore, ma è il decisore che ha dato disco verde e ha fatto crescere il successo di iPhone prima e App Store poi, insieme a iPod e iTunes store. La differenza tra Apple e Google, tra Steve Jobs da un lato e la troijka di Brin, Page e Schmidt, secondo ChannelWeb, è che i tre leader di Google fanno guadagnare soldi all’azienda, mentre Jobs fa guadagnare soldi ad Apple e agli sviluppatori. Un sacco di soldi.