Mojave Experiment è la nuova iniziativa-campagna pubblicitaria varata da Microsoft per riabilitare l’immagine e la percezione sbagliata che gli utenti hanno del nuovo sistema operativo. Semplice l’idea alla base della nuova strategia di Redmond: presentare a decine e decine di utenti funzioni e caratteristiche di Windows Vista, senza far loro sapere che si tratta di Vista, bensì di un ipotetico nuovo sistema operativo ancora in lavorazione battezzato Mojave.
Superando le dicerie e le false credenze ormai arroccate nella pubblica opinione, gli utenti intervistati e video-ripresi apprezzano Mojave, l’aspetto grafico e le nuove funzioni, rimanendo alla fine completamente sorpresi nello scoprire che in realtà Mojave non esiste e che fino a quel punto hanno visto e utilizzato Windows Vista. I filmati delle interviste e il progetto Mojave sono disponibili a partire da questa pagina Web. Nella maggior parte dei casi l’intervista inizia con la domanda di cosa l’utente pensa di Vista e qui vengono raccolte una serie di problemi, punti deboli, aspetti negativi e anche opinioni personali non proprio lusinghieri. A questo punto l’intervistatore sottopone al giudizio dell’utente il nuovo Mojave, con numerose nuove funzioni rispetto a Windows XP e una grafica decisamente più accattivante. Puntuale la sorpresa al termine dell’intervista quando gli intervistati scoprono di aver utilizzato proprio l’odiato Windows Vista, in molti casi assistiamo a una vera e propria conversione. L’utente medio che ha sempre e solo sentito parlare male di Vista alla fine afferma che presto lo acquisterà .
Per l’operazione Mojave e l’imminente campagna pubblicitaria su scala planetaria che presto colpirà tutti i media più importanti, Microsoft ha investito 500 milioni di dollari. Sul Web iniziano a circolare i commenti, il primo in cui si afferma che per questa operazione Microsoft ha coinvolto gli utenti meno informati dal punto di vista tecnologico e, salvo poche eccezioni, pochissimi utenti Mac. La seconda osservazione è che Windows Vista non ha raccolto giudizi entusiasmanti da riviste e siti Web che invece sono informati dal punto di vista tecnologico e che hanno realizzato recensioni approfondite ed estese, non una prova sommaria e veloce realizzata nel tempo di una intervista.
Fino a oggi i massimi dirigenti di Redmond hanno negato l’esistenza di problemi per la diffusione e all’accoglienza di Windows Vista, paragonando sempre la bassa penetrazione di quest’ultimo, soprattutto nelle grandi e grandissime società , ai tassi registrati a suo tempo da Windows XP. Stesso discorso per il numero delle licenze vendute: 180 milioni che vogliono dire tutto e niente se non analizzati nei dettagli. Il varo di una campagna da 500 milioni di dollari tutta incentrata a rinnovare l’immagine e la percezione di Vista è un’operazione che da sola conferma tutte le ipotesi e le speculazioni sullo scarso successo che sono in circolazione dal giorno del lancio.