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LaCie e Neil Poulton: tecnologia e design in mostra a Milano

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Il punto vendita Media Store di via Mercato a Milano si colloca nel quartiere di Brera, cuore dello stile e del design della città . Si tratta di una location perfetta per mettere in mostra ed offrire un contatto diretto al pubblico con i prodotti tecnologici dallo stile ricercato di LaCie, soprattutto in questi giorni in cui il capoluogo lombardo ospita il Salone internazionale del mobile e del design.

LaCie Temporary Store, per vedere e toccare la tecnologia
I dirigenti di LaCie e l’ospite d’onore Neil Poulton hanno inaugurato il Temporary Store ospitando numerose testate di informazione italiane: Macitynet era presente all’evento. Primo a prendere la parola è stato Patrice Henry, Country Manager per l’Italia e Trade e Marketing Manager Worldwide di LaCie che, dopo aver illustrato le ultime novità  LaCie, ha spiegato le ragioni che hanno spinto il costruttore a realizzare proprio a Milano il primo Temporary Store, una serie di iniziative che nei prossimi mesi sarà  ripetuta in altre importanti città  italiane. “Oggi LaCie dispone di un catalogo prodotti completo, con dispositivi belli da vedere e funzionali, proposti ad un prezzo abbordabile. Tutto questo passa in secondo piano se i dispositivi e la tecnologia non raggiungono direttamente il pubblico”.

I dirigenti LaCie hanno così colto l’occasione della settimana dedicata al design di Milano non solo per mettere in mostra la gamma di prodotti LaCie ma soprattutto per dare la possibilità  al pubblico interessato di toccare con mano e provare direttamente le ultime novità  della Casa. Secondo Henry “Apple non si troverebbe nella posizione in cui si trova oggi se non avesse dato vita alla propria catena di negozi gestiti direttamente”. Negli Apple Store gli utenti possono vedere in prima persona le novità , provare la tecnologia con mano, direttamente, secondo Henry un fattore fondamentale per far conoscere e apprezzare le proprie soluzioni. Henry ha concluso la sua introduzione annunciando che il Temporary Store di LaCie in via Mercato a Milano apre ufficialmente oggi e rimarrà  aperto fino al 2 maggio: successivamente saranno comunicate le date e le location delle prossime edizioni, rivelando solamente che il prossimo appuntamento si svolgerà  a Roma. Henry ha presentato alla stampa italiana Neil Poulton, il designer di fama internazionale che da quasi vent’anni collabora con LaCie per curare l’aspetto estetico e funzionale di una consisente serie di prodotti e periferiche che hanno riscosso grande successo in tutto il mondo.

Il design come parte integrante dei dispositivi tecnologici
Neil Poulton ha subito precisato che il design non è una caratteristica del progetto che viene aggiunta a posteriori, nemmeno nei dispositivi tecnologici: “Il design fa parte integrante del dispositivo e rientra nella progettazione fin dalle primissime fasi. Non si tratta mai di un dettaglio o di una caratteristica che viene aggiunta in seguito”. Neil Poulton è un designer che lavora non solo con la tecnologia ma anche per oggetti d’arredamento, lampade e molto altro ancora. La sua lunga esperienza con LaCie permette di fare luce sul processo di creazione e innovazione che ingegneri e designer seguono per realizzare dispositivi tecnologici solo in apparenza semplici. Pulton infatti spiega che “Gli utenti finali notano soprattutto la semplicità  e l’essenzialità  del dispositivo o della nuova periferica, ricevendo l’impressione che il design sia solo un elemento accessorio e secondario. Questo accade anche grazie al design che integrato fin dalla fase di ideazione rende invisibile o, come io la definisco, silenziosa la tecnologia”.

Come nasce un dispositivo LaCie
Intervistato da Macitynet Neil Poulton ha spiegato come nasce una periferica o un dispositivo LaCie: “E’ un dialogo costante che avviene tra me, il designer, e gli ingegneri di LaCie che si occupano della tecnologia e delle funzioni. LaCie mi sottopone una tecnologia o l’idea di un nuovo dispositivo e a questo punto mi occupo immediatamente dell’aspetto ma anche del dispositivo nel suo complesso”. Solo dal confronto e dalla collaborazione costante e continua tra designer e ingegneri nasce un nuovo dispositivo tecnologico dal design ricercato. Poulton definisce amichevolmente questa procedura come una partita di ping-pong. Il designer collabora con LaCie fin dal 1992 quando l’azienda francese portava il nome originario Electronique D2, nome che è stato sostituito con LaCie nel 1996 ed esportato in tutto il mondo.

Nel flusso di idee e di esperienze che Poulton ha raccontato a Macitynet, il designer ha afferrato alcune delle periferiche LaCie a portata di mano del Temporary Store per svelare alcuni interessanti dettagli. Ricordiamo per esempio il disco fisso portatile LaCie Rugged: Poulton ha spiegato che oltre all’involucro protettivo esterno e rimovibile, il disco fisso è dotato anche di una protezione interna: “Il disco fisso è letteralmente sospeso all’interno dello chassis in metallo. Gli unici punti di sostegno sono posizionati agli angoli in cui il disco fisso è fissato alla struttura esterna utilizzando uno speciale gel in grado di assorbire urti e scossoni, una soluzione che rende ancora più resistente il disco, perfetto per trasportarlo ovunque e per gli spostamenti di tutti i giorni”.

Semplice solo in apparenza
Poulton ha poi spiegato a Macitynet che quello che in apparenza sembra essere un oggetto estremamente semplice ed essenziale sia in realtà  il risultato di un progetto e di una costruzione ricercati e complessi. Il designer si riferisce in particolare al LaCie Hard Disk Max, alla linea di dispositivi LaCinema e in generale a tutti i dischi esterni LaCie di ultima generazione caratterizzati dall’inconfondibile guscio esterno monolitico di plastica traslucida nera. “Per realizzare il guscio esterno perfetto da vedere e traslucido occorre un complesso e costoso processo di stampa, raramente impiegato per questo tipo di prodotto. La mia idea per un design essenziale e apparentemente semplice è subito piaciuta ai dirigenti LaCie. Più difficile invece è stata la progettazione della parte inferiore in cui una griglia completamente forellata garantisce il raffreddamento del disco interno. Questo dettaglio ha richiesto decine e decine di modifiche, revisioni e ritocchi ma alla fine sono soddisfatto del risultato. Oltre ad essere indispensabile per il corretto funzionamento del dispositivo, la griglia nella sua versione definitiva permette all’utente di intravedere i componenti e i circuiti interni, questo solo quando l’utente solleva la periferica e ne osserva il lato inferiore”.

Chiacchierare con Neil Poluton è una sorpresa continua: in ogni frase e in tutte le precisazioni emergono diversi dettagli che passano inosservati non solo agli utenti finali ma anche a chi, come la redazione di Macitynet, prova e recensisce questi prodotti da anni. Non senza una certa soddisfazione Poulton descrive le idee adottate per il LaCie d2 Network, il disco fisso di rete caratterizzato da uno chassis in metallo. “Si tratta di una delle prime periferiche di questa categoria ad essere completamente ospitata all’interno di una struttura in metallo. Ha riscosso un buon successo ed è stata successivamente imitata da altri costruttori. La superficie completamente ricoperta di scanalature aumenta di fatto la superficie in metallo del dispositivo. Questa soluzione mi ha permesso di eliminare le ventole di raffreddamento e di conseguenza di realizzare uno dei dischi fissi di rete più silenziosi in commercio”.

Tutto nasce dalla passione
Mentre spiega un dettaglio o la caratteristica particolare di un dispositivo Neil Poluton cerca con lo sguardo il dispositivo di cui sta parlando all’interno del Temporary Store, senza mai abbandonare con tutta la propria attenzione l’interlocutore di Macitynet. Quando con la coda dell’occhio individua il dispositivo lo afferra immediatamente, lo smonta in un baleno e mostra il dettaglio continuando a spiegare come è nata l’idea, perché è stata modificata, le ragioni che hanno portato alla forma definitiva. Da questa idea Neil Poulton collega una soluzione analoga o completamente diversa escogitata per un dispositivo precedente o dell’ultima generazione. Ancora una volta con la coda dell’occhio e ancora prima con le mani cerca il dispositivo in lungo e in largo nel Temporary Store per mostrarlo immediatamente. L’inarrestabile flusso di collegamenti e di idee, l’energia che Neil Poulton letteralmente sprigiona entusiasmandosi per questo e quel dettaglio rivelano una verità  inconfutabile ma che difficilmente risulta avvertibile utilizzando un dispositivo LaCie, facile da padroneggiare e dal design essenziale, pulito, quasi clinicamente asettico.

L’immediatezza e la facilità  di utilizzo, la presenza discreta e allo stesso tempo elegante dei dispositivi LaCie che portano la firma di Neil Poulton sono il risultato di una passione profonda per i materiali, per le soluzioni originali e intelligenti e anche per la tecnologia, non più riservata e costruita per gli “esperti” ma integrata in dispositivi più umani, utili e anche divertenti da utilizzare, belli da possedere e perché no anche da mostrare. Non risulta difficile comprendere perché il marchio e i dispositivi LaCie siano da sempre strettamente associati ai computer e all’ecosistema della Mela.

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