Per decenni il mondo dell’informatica è stato dominio assoluto di Microsoft: una ripresa della Mela era inimmaginabile e ancora più imprevedibile sarebbe stata una rimonta del mondo Apple in grado di corrodere gradualmente la posizione di Windows, tanto da poter ambire un giorno alla parità di vendite. Una serie di interessanti grafici realizzati da Asymco evidenzia proprio questo: nel giro di uno o due anni le vendite di Mac e dei dispositivi iOS della Mela risulterà uguale alle vendite di PC Windows.
Il grafico che riportiamo in questo articolo mostra il rapporto tra le vendite dei PC Windows e i Mac: le fluttuazioni e i vari picchi rappresentano graficamente i cambiamenti storici avvenuti in quasi 30 anni. Poco dopo il lancio il Mac ha cominciato a guadagnare terreno ma i PC vendevano 2milioni di macchine all’anno contro solamente 372mila Mac. Il divario dopo un minimo toccato nel 1990 circa è andato via via crescendo sempre ovviamente a favore del mondo Windows che ha vinto la guerra delle piattaforme introducendo Windows 95. Il divario massimo nelle vendite è andato via via crescendo negli anni ’90 fino a toccare l’apice nei primi anni del 2000 quando per ogni Mac venduto si vendevano 56 PC. La tendenza è cambiata dal 2004 in poi a seguito del successo di iPod, delle vendite crescenti dei portatili Apple e poi ancora per il successo di iPhone e iPad.
Anche il grafico mostra l’imprevedibilità del successo Apple ottenuto a pochi anni di distanza dopo il ritorno di Jobs a Cupertino. La posizione di forza di Microsoft risulta ora indebolita e il rapporto vendite tra PC e Mac è sceso tornando sotto al valore di 20. Se nel calcolo delle vendite vengono presi in considerazione anche iPhone e iPad il divario scende fino a 2: per ogni prodotto Apple venduto il mondo Windows vende due prodotti. Se l’andamento di Apple recente verrà mantenuto ancora per un anno o due Asymco prevede che presto il mondo Mac e quello Microsoft registreranno le stesse vendite. In poche parole si arriverà alla parità tra i due mondi nelle vendite, una previsione impossibile fino a pochissimo tempo fa.
La previsione è rosea per Cupertino e nefasta per Redmond: dopo anni di monopolio Microsoft risulterà più vulnerabile per gli attacchi di altri concorrenti. Dovrà competere per gli utenti, per accaparrarsi sviluppatori, per gli investimenti delle imprese e così via. Una situazione di mercato non più monopolistico a cui il colosso di Redmond non è forse più abituata a gestire.