Finisce un’era. Kodak ha pianificato nel corso del 2012 l’uscita graduale dal mercato dei dispositivi di acquisizione dedicati (fotocamere digitali, videocamere tascabili e cornici digitali), “al fine di concentrare le proprie attività del settore consumer sulle soluzioni di stampa desktop a getto d’inchiostro, online e basate sulla vendita al dettaglio” settori che, a detta del produttore, offrono “migliori opportunità per una crescita redditizia”. Kodak continuerà a offrire accessori e batterie per fotocamere universalmente compatibili con altri marchi.
Lo stop della multinazionale è il risultato della mancanza di liquidità, dell’incapacità dei manager di vendere i brevetti e del non sapersi ritagliare nuove fette di mercato. A gennaio di quest’anno Kodak aveva chiesto l’applicazione del Chapter 11 (l’amministrazione controllata): un duro colpo per il CEO Antonio Perez, alla guida della società dal 2005 e che di tutto ha provato per non far precipitare negli abissi l’azienda (a nulla sono valse consulenze specialistiche e linee di credito privilegiate). Tra i tentativi di risanamento in extremis la vendita del vasto portafoglio brevetti nel campo dell’immagine in digitale, rallentata dai timori dei vari acquirenti per eventuali richieste di bancarotta.
Kodak afferma sul proprio sito che continuerà a coprire tutte le garanzie e a fornire servizi di supporto tecnico e assistenza per le proprie fotocamere, videocamere tascabili e cornici. Alcuni dei prodotti presentati al CES di Las Vegas, invece, probabilmente non saranno commercializzati (la società continuerà a vendere i prodotti rimasti in inventario).
[A cura di Mauro Notarianni]