Jobs sta cercando di convincere Al Gore a concorrere per la casa bianca. A rivelare il tentativo di Steve Jobs è lo stesso amministratore delegato di Apple in una intervista rilasciata a Time Magazine.
L’argomento è affrontato in un lungo articolo dall’esplicativo titolo “The Last Temptation of Al Gore”, l’ultima tentazione di Al Gore, che partendo a quello che appare essere un disinteresse quasi totale dell’ex vicepresidente degli Usa per la politica, ripercorre tra dichiarazioni e flash back, la sua carriera disegnando un quadro che sembrerebbe essere molto favorevole ad una sua elezione alla poltrona di Washington.
Tra i personaggi che credono in lui come candidato perfetto per le presidenziali dell’autunno del prossimo anno c’è proprio Steve Jobs. “Ci siamo cacciati in una buca di sei metri di profondità – dice l’amministratore di Apple parlando delle condizioni in cui si trova oggi l’America – e ci vuole qualcuno che sappia costruire una scala per portarci fuori. Quest’uomo è Al”.
Ma la convinzione di Jobs non sembra essere quella di Gore che fino ad oggi non risponde alle sollecitazioni. “Io ci ho provato – dice ancora Jobs – come tanti altri, ma fino ad oggi non ho avuto fortuna”.
La ragione per cui Gore non vorrebbe più sentire ragioni su una sua possibile corsa per la Casa Bianca sono nelle elezioni del 2000. In quell’anno infausto per la causa democratica, Gore venne sconfitto per una manciata di voti (contestati) in Florida e il suo ricorso alla Corte Suprema respinto. “C’è un tarlo nella sua mente – dice ancora Jobs – il dolore di quell’ultima elezione è sceso molto più in profondità di quanto non abbia dato a vedere. Eppure io sono sicuro che se corresse non ci sarebbero dubbi: vincerebbe”.
Il rapporto tra Gore e Jobs è di lunga data. Risale ai tempi dell’amministrazione Clinton di cui il Ceo di Apple fu uno dei sostenitori. Nel 2003 Al Gore entrò a fare parte del consiglio di amministrazione di Cupertino di cui è una delle figure più eminenti. Time gli attribuisce il merito di avere convinto Jobs a porre le basi per una informatica più verde, in coerenza con il suo impegno ambientalista per il quale ha anche vinto un Oscar partecipando al documentario An Inconvenient Truth in cui spiega gli effetti del riscaldamento globale. Recentemente Gore è stato anche parte della commissione di saggi che ha indagato sulla vicenda delle stock options e ha anche pubblicato un libro: The Assault on Reason.