I viaggi aerei di Jobs come un termometro del business e dei piani futuri di Apple. L’idea di usare il numero delle miglia percorse dal Gulfstream V in uso al Ceo per capire il dinamismo dell’azienda di Cupertino è di Morgan Stanley che fa cenno a questo fattore nel suo ultimo rapporto ai clienti.
Secondo Kathryn Huberty, l’analista che ha scritto il documento, che Apple stia lavorando alacremente viene certificato senza dubbio dal fatto che le spese per la manutenzione e la gestione del jet sono cresciute del 170% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Secondo la Huberty questo sarebbe dovuto la fatto che il Ceo (e i manager che sono più vicini a lui) hanno percorso molte miglia per fare affari al di fuori dagli Usa, in particolare per trattative con gestori di reti telefoniche.
Il costo della manutenzione dell’aereo è stato di 550mila dollari, tre volte e mezza la media del precedente anno e mezzo e il 170% in più rispetto allo stesso periodo del 2006.
Conferme sugli sforzi che Apple sta compiendo in questo momento giungono anche dalle spese di ricerca e sviluppo in aumento del 34% rispetto allo scorso anno. Secondo Morgan Stanley la spesa sarebbe in gran parte frutto di investimenti per i nuovi iPhone ma anche per software di vario tipo, quello per il social networking e per alcune delle funzioni business che dovrebbero apparire in prossime versioni dei telefoni e dei suoi computer.
Morgan Stanley conclude la sua ricerca sottolineando la rilevanza dei mercati esteri che, un tempo, sottovalutati, grazie alla forza dell’Euro, stanno assumendo un ruolo importante per il bilancio della Mela.