Intel va su, Amd va giù. Questo il risultato di una indagine svolta da iSuppli, una società socializzata nell’analisi del mercato delle componenti per il mercato informatico e dell’elettronica di consumo.
L’ultimo sondaggio che riguarda i primi tre mesi dell’anno, quelli che si sono conclusi a marzo, ha visto Intel riguadagnare prepotentemente mercato rispetto alla concorrente, invertendo il trend degli ultimi mesi che avevano visto Amd rubarle clienti.
Santa Clara si è attestata all’80,2% del mercato, il 4,5% in più rispetto allo scorso anno; AMD è invece scesa del 4,6%, toccando gli 11,1 punti percentuali contro i 15,7 dell’anno passato. In conseguenza di questi dati la differenza tra Intel e AMD è salita da 60 a 69,1 punti percentuali, uno scarto molto grande che potrebbe anche essere più grande visto che iSuppli misura non solo i processori per PC ma anche quelli per altri tipi di applicazioni dove Amd ha una percentuale più alta di quella di Intel.
Secondo iSuppli nella battaglia per la supremazia dei processori Intel ha beneficiato degli ottimi risultati di vendita dei Core 2 Duo.
Che le cose non vadano bene per Amd è certificato anche dai risultati fiscali, di cui parleremo in un imminente articolo. Ieri la società di Sunnyvale ha postato perdite per 611 milioni di dollari contro un profitto 185 milioni di dollari dello scorso anno. Pesante calo anche del fatturato, sceso del 7,3%. Il rosso di Amd è più che doppio rispetto a quello che si attendevano gli analisti