Se pensavate di avere il top del top perchè vi siete comprati un MacPro con Xeon a quattro nuclei, ravvedetevi. C’è chi in un futuro non lontanissimo potrebbe avere a disposizione un computer con 80 nuclei, almeno se le promesse fatte da Intel nel corso della giornata di ieri a Pechino verranno mantenute.
Il chip, per ora, non è un prodotto dimostrativo che Intel intende commercializzare a breve, ma un progetto che permette a Intel di rimanere sulla cresta dell’onda per quanto riguarda ricerca tecnologica, velocità dei processori e soprattutto prestazioni erogate.
Al primo giro di prove il multicore è stato alimentato con una potenza di 46 watts raggiungendo prestazioni pari a 1 teraflop. Questo risultato era già stato raggiunto fin dalle prime presentazioni del progetto Terascale Computing, in ogni caso si tratta di una potenza di calcolo fino a pochi anni fa disponibile solo per installazioni di cluster PC, supercomputer e centri di calcolo.
Al secondo giro di prova e con una alimentazione di 93,98 watt il processore è stato in grado di raggiungere ben 1,5 teraflop, in ogni caso i record sono stati infranti nell’ultima sessione. Con una alimentazione di 191,79 watt il super processore ha toccato i 2 teraflop stabilendo così il record assoluto di prestazioni erogate da un singolo sistema tutto concentrato su di un singolo chip.
Una versione precedente del Terascale Computing mostrata da Intel nel mese di febbraio era stata in grado di toccare la velocità massima di 1,81 teraflop.
La dimostrazione mira a rinforzare i temi fondamentali dell’IDF: Intel è e intende rimanere il leader per quanto riguarda la velocità dei processori, la dimensione dei chip continua a diminuire, infine che Intel vuole assicurare ai tutti i propri partner e al mondo IT in generale che le novità tecnologiche continueranno a essere disponibili con tabelle di marcia continue e sostenute.
Tra gli avanzamenti più importanti e imminenti ricordiamo la tecnologia di costruzione a 45 nanometri, che la stessa Intel definisce come il balzo più importante negli ultimi 40 anni.
I processori realizzati con questa nuova tecnologia offriranno il 20 per cento in più di prestazioni, il doppio della densità dei transistor e infine una resa interna a livello di gate pari a 10 volte quella attuale.
A beneficiarne è l’imminente Penryn, erede del Core 2 Duo costruito con tecnologia a 45 nanometri, che entrerà in produzione nella seconda metà del 2007.
Per quanto riguarda il futuro più immediato, come noto, Intel adotterà la tecnologia di costruzione a 32 nanometri nel 2009 e a seguire il processo a 30 nanometri in data ancora da specificare, quello che più importa è l’obiettivo finale: tra il 2006 e il 2010 Intel si è prefissata di aumentare il rapporto di performance per watt di ben il 300 per cento.
[A cura di L. M. Grandi]