IBM ha sviluppato un sistema chiamato SiSi, ‘Say it Sign it’. SiSi riunisce numerose tecnologie informatiche. Un modulo di riconoscimento vocale converte la lingua parlata in British Sign Language, che SiSi a sua volta interpreta in gesti. Tali gesti sono poi utilizzati per animare un avatar che ripropone il tutto in British Sign Language.
Nel corso della fase di sviluppo il sistema visualizzerà l’avatar per la riproduzione in lingua dei segni sottoforma di pop-up in un angolo dello schermo utilizzato, sia esso un notebook, un personal computer, un televisore, uno schermo di un aula o di un’auditorium. Gli utenti saranno in grado anche di selezionare le dimensioni e l’aspetto dell’avatar.
Questo tipo di soluzione potrebbe permettere agli oratori, in qualsiasi contesto – di business o didattico – di avere un soggetto digitale proiettato alle loro spalle che convertirà quello che stanno dicendo. In tal modo si sopperirà facilmente a quelle situazioni in cui un interprete non è fisicamente disponibile.
Con ben 55.000 persone in Gran Bretagna, secondo le stime fornite, che utilizzano BSL come prima lingua, esistono vaste opportunità per le imprese, soprattutto quelle che operano nei settori del tempo libero e dell’intrattenimento.
Sisi è stato sviluppato in Gran Bretagna dal team di ricerca IBM di Hursley, nell’ambito del programma di stage aziendale per studenti chiamato ‘Extreme Blue’. Hanno preso parte al programma, nella sua edizione europea, 80 tra gli studenti più brillanti di tutta Europa, che sono stati coinvolti in 20 progetti con l’ausilio di strumentazioni, supporto e assistenza di prim’ordine. Lavorando intensamente per un periodo di 12 settimane a stretto
contatto con gli esperti IBM del settore tecnico e industriale, i ragazzi hanno concentrato la propria attenzione sullo sviluppo di progetti tecnologici innovativi, quali SiSi, tutti con reale valenza economica.
[A cura di Mauro Notarianni]