I risultati negativi causati dal rallentamento dell’economia in generale e del mercato IT in particolare spingono anche Intel a intraprendere alcune manovre di ristrutturazione. Il gigante di Santa Clara ha annunciato che per adeguare la propria capacità produttiva alle condizioni attuali del mercato, chiuderà alcuni degli impianti che lavorano con le tecnologie meno recenti.
L’operazione non avrà alcuna ripercussione sugli stabilimenti e sulla capacità produttiva complessiva di Intel per quanto riguarda i prodotti realizzati con tecnologie costruttive a 45 e 32 nanometri. Cesserà invece la produzione in due stabilimenti in Penang, Malesia e in uno stabilimento delle Filippine. Seguiranno la stessa sorte anche due impianti negli Stati Uniti: la Fab 20 di Hillsboro nell’Oregon, dedicato ai wafer da 200 millimetri infine lo stabilimento D2 di Santa Clara in California.
La ristrutturazione è già cominciata e sarà completata entro il 2009: Intel stima che porterà al licenziamento di una cifra compresa tra le 5000 e le 6000 persone anche se, ad alcuni dipendenti sarà offerta un’altra posizione in altri stabilimenti di Intel.