Intel ha una strategia per contrastare il dilagare di iPhone e favorire chi si affidai ai suoi processori Atom: costruire un software per renderà più facile agli sviluppatori il porting di applicazioni iPhone verso i dispositivi basati su chip Intel, come smartphone, tablet e altri dispositivi.
La scelta della società di Santa Clara sembra quasi obbligata. Oggi la maggior parte degli smartphone oggi utilizzano processori ARM, quindi gli sviluppatori tendono a scrivere applicazioni mobili dando priorità all’architettura Arm. Rendendo più semplice il porting per processori Intel, la società spera di agevolare la creazione di software – e quindi generare più richiesta – per i dispositivi basati su suoi chip. Intel comincia dalle applicazioni iPhone (che usa, appunto, un processore ARM) per evidenti ragioni: Apple ha l’ecosistema più ricco di applicazioni e quindi è anche l’obbiettivo più appetibile.
Lo strumento offerto agli sviluppatori sarà in grado di identificare le modifiche che devono essere effettuate per convertire una applicazione per iPhone, rendendo più facile il processo di conversione per hardware Intel-based. In futuro grazie al tool sarà quindi più semplice effettuare un porting verso Meego, l’OS basato su Linux mobile sviluppato da Intel e Nokia, presentato all’inizio di quest’anno ma non ancora disponibile sul mercato. Inoltre lo strumento potrebbe contribuire ad aumentare il numero di applicazioni disponibili sull’app store di Intel, AppUp, al momento dedicato ai laptop ma presto disponibile anche per dispositivi mobili.
Intel non ha detto quando lo strumento verrà rilasciato; ovviamente l’azienda Intel sta cercando di spingere i suoi processori Atom su smartphone, tablet e altri dispositivi.